Le pagelle dell'Ue: "Positivo impegno sui conti, nessun ultimatum all'Italia"


di MARCO MONGELLI - La Commissione Ue rivede al rialzo la crescita dell'Italia del 2016, da +0,7% a +0,9%. Restano stabili, invece, le previsioni per il 2017, con un Pil invariato a +0,9%, mentre per il 2018 la stima di crescita sale dall'1 all'1,1%. Così le previsioni economiche d'inverno Ue, che evidenziano una "crescita stabile ma modesta" trainata da "tassi d'interesse reali bassi e una domanda esterna più forte" ma dove "debolezze strutturali ostacolano una ripresa più forte".

In Italia i rapporti deficit-Pil e debito Pil restano «sostanzialmente stabili», con il primo rivisto leggermente al ribasso per il 2016 (a 2,3% dal 2,4% delle previsioni di autunno), mentre resta invariato a 2,4% per il 2017. Anche il debito è rivisto leggermente al ribasso per il 2016 a 132,8% da 133%, mentre sale a 133,3% nel 2017 da 133,1%. Nelle sue previsioni Bruxelles precisa di «prendere nota positiva dell'impegno» per il varo di misure correttive che però «saranno conteggiate solo quando dettagliate».

La disoccupazione in Italia «resta alta» mentre «rallenta» l'occupazione rispetto ai due anni precedenti a causa «della fine dagli incentivi fiscali per le nuove assunzioni». Così le previsioni della Commissione Ue, che rivedono al rialzo la disoccupazione per il 2016 (da 11,5 a 11,7%), così come per il 2017 (da 11,4% a 11,6%). Nel 2018 è prevista all'11,4% contro l'11,3 precedente. Comunque «le riforme passate - per Bruxelles - sosterranno l'occupazione nel 2017-2018».

«Per la prima volta in quasi un decennio, tutte le economie di tutti gli Stati membri della Ue sono attese crescere per tutto il periodo delle previsioni (2016,2017 e 2018)», scrive ancora la Commissione europea presentando le Previsioni economiche d'inverno, annotando anche che l'inflazione, al netto dell'energia e dell'alimentare, nell'Eurozona è attesa passare da 0,2% del 2016 a +1,7% nel 2017 tornando ad assestarsi a +1,4% nel 2018.

Nel dettaglio, la Commissione europea ha rivisto al rialzo la crescita per l'Eurozona nei prossimi due anni. Nelle previsioni d'inverno pubblicate oggi, per il 2017 nei 19 paesi della moneta unica è indicata una crescita del pil di +1,6% (nelle previsioni d'autunno era a +1,5%) e per il 2018 di +1,8% (era +1,7%). L'esecutivo europeo sottolinea che «il pil reale nell'Eurozona è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, e la disoccupazione continua a scendere anche se resta sopra i livelli pre-crisi».

Infine, ci sono «rischi eccezionali» sul futuro altrimenti positivo dell'Eurozona. Il macroeconomico e finanziario per l'Eurozona è infatti «fortemente messo alla prova» e l'incertezza che circonda le previsioni d'inverno è «eccezionale» a causa «del brusco cambio di politiche negli Usa,per l'incerto risultato del negoziato sulla Brexit, per le crescenti divergenze in politica monetaria a livello globale e per le imminenti elezioni in grandi Stati membri».

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