Renzi: "L'UE è immobile di fronte alle grandi sfide"

ROMA - "Dopo avere immaginato di potere arrivare al summit di Bratislava con un significativo programma di riforme, abbiamo registrato che l'immobilismo portasse a poco più che niente, un elenco banale, un elenco di buone promesse non all'altezza della grande sfida lanciata dall'uscita della Gran Bretagna dall'Ue" ha dichiarato il premier Matteo Renzi, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre.

"Il 25 marzo del 2017 i 27 paesi che fanno parte dell'Unione si riuniranno nella città eterna e proveranno a immaginare il futuro. E' un appuntamento di grave rilievo, può essere uno spartiacque rilevantisissimo, cruciale, decisivo. In tal senso il vertice di Roma 2017, vuole raccontare alle nuove generazioni cosa può essere l'Europa. La mia proposta è che i gruppi parlamentari, nelle forme e nelle autonomie che riterranno di voler utilizzare aiutino, senza distinzione, lavorando insieme e sulla base di alcune proposte precise puntuali ma anche sulla base di un ideale condiviso. Ecco perchè c'è bisogno d'investire non solo in regole, ma nella percezione culturale di un'Europa che sia il luogo della speranza per le prossime generazioni. Sarebbe bello se anche il Parlamento italiano accompagnasse il percorso di Roma 2017. Se non comprendiamo che in questo tornante della storia c'è la necessità di avere uno sguardo che tenga insieme la concretezza con l'orizzonte ideale, non saremo considerati presenti al rilancio dell'Ue, oggi profondamente minata da discussioni di piccolo cabotaggio. Solo tornando a volare in alto, si potrà tornare ad apprezzare la bellezza dell'Europa".

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