Crisi: metà famiglie non sente ancora ripresa

ROMA. Si stabilizza, nel senso del miglioramento, la percezione che gli italiani hanno delle proprie condizioni economiche; ma metà delle famiglie ancora non sente la ripresa: il 56% dichiara di avere una situazione finanziaria insoddisfacente, e per un 14% il reddito mensile non basta nemmeno per coprire le spese indispensabili. È quanto emerge dall’ultima rilevazione trimestrale dell’indice SEF di Confesercenti e SWG, che a maggio segna un valore di 55: lo stesso misurato a febbraio, e in crescita di 2 punti su dicembre 2014.

Il problema centrale resta con tutta evidenza la domanda interna: non a caso ben sei famiglie su 10 temono che un familiare possa perder il lavoro; quasi due terzi degli italiani (il 71%) vedono in prospettiva consumi o immutati od in calo; e soprattutto emerge ancora il disagio sul piano dei redditi, con quasi la metà (il 47%) degli italiani che ogni mese riesce appena a coprire le spese. Il 56% delle famiglie segnala ancora una situazione di disagio, con un 42% che si dice insoddisfatto e un 14% del tutto insoddisfatto.

Rimane al 44% - la stessa percentuale rilevata a febbraio - la quota di italiani soddisfatti, di cui solo il 2% del tutto soddisfatto. Si rileva una forte polarizzazione anche sul fronte del reddito mensile: più della metà dei nuclei segnala una situazione difficile, con un 47% che afferma di riuscire appena a coprire le spese, senza potersi permettere ulteriori lussi e un consistente 14% di nuclei familiari che si definisce povero ammettendo, di fatto, che il reddito familiare non basta nemmeno per l’indispensabile.

Le famiglie con meno problemi, che dichiarano un reddito sufficiente a vivere senza affanni, sono il 38%. Mentre  solo il 2% proclama di avere un reddito che permette alla famiglia di vivere agiatamente, potendosi concedere anche dei lussi. Ben sei nuclei familiari su dieci, il 64%, afferma di aver paura che qualche membro della propria famiglia possa perdere il posto di lavoro. Complessivamente, perciò, le famiglie italiane non hanno ancora intercettato i segnali di inversione di tendenza economica: alla domanda se rispetto ad un anno fa si viva meglio o peggio ben il 46% del campione ritiene che le condizioni di vita siano peggiorate nell’ultimo anno mentre ben la metà, il 50%,  sostiene di non aver percepito alcun cambiamento rispetto allo scorso anno e solo il 4% afferma, al contrario, di vivere meglio.

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