Renzi: "D'Alema? Sembra una vecchia gloria del wrestling"

ROMA. "Con primarie e europee ci hanno chiesto di rimettere in moto l'Italia. Lo facciamo pensando agli italiani,non alle correnti. Buona domenica". A scriverlo su Twitter il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi.

Il premier ha rilasciato anche una lunga intervista al quotidiano "La Repubblica", nella quale affronta tra l'altro l'argomento del dibattito interno al Pd, all'indomani dell'assemblea della sinistra del partito che ha visto tra i protagonisti l'ex presidente del Consiglio, Massimo D'Alema. "Ha utilizzato un lessico che non mi appartiene - ha evidenziato Renzi -. Espressioni che stanno bene in bocca a una vecchia gloria del wrestling, più che a un ex primo ministro. Credo fosse arrabbiato per Roma-Fiorentina: ha capito che il vero giglio magico è sceso in campo all’Olimpico... Compito del Pd è cambiare l’Italia, sia che D’Alema voglia sia che D’Alema non voglia. E noi lo faremo".

"Una parte della minoranza ha questa simpatica abitudine di trattarci come usurpatori, come se fossimo entrati nottetempo al Nazareno scassinandolo - aggiunge il premier -. Prima o poi accetteranno il fatto che se ci siamo noi, e non più loro, è perché ci hanno scelto gli iscritti, ci hanno votato gli elettori alle primarie e ci hanno sostenuto gli italiani con una percentuale di consensi che non si vedeva dal 1958". «Scommetto che non ci sarà alcuna scissione. Il Pd è un luogo aperto al confronto - aggiunge il presidente del Consiglio -. Nessuno può pretendere di avere la verità in tasca. La mia proposta è quella di discutere e confrontarsi sul modello di partito, sull’identità della sinistra che cambia in Europa e in Italia".

"Cuperlo - conclude Renzi - ha picchiato duro su di me ma ho apprezzato la sua analisi. Il dibattito ha bisogno di tutti. Non cacciamo nessuno. Da qui al congresso del 2017 abbiamo due anni per discutere di come irrobustire il Pd uscendo dalla logica dei talk e dei tweet e gustando la fatica di ascoltarsi".

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