Musica: esce il singolo "E' sera" dei The Blonde Brothers. L'intervista per Italia Notizie

ASIAGO. Dopo la vittoria della borsa di studio per il famoso ‘CET’ la scuola fondata dal grande paroliere Mogol, i BlondeBrothers pubblicano il nuovo singolo "E' sera", brano che fa parte del loro ultimo progetto discografico dal titolo "Brucia".
Abbiamo avuto l'onore di intervistarli: 

D. Com'è nata la vostra passione per la musica?

R. La nostra passione per la musica è nata sul divano di casa mentre studiavamo i primi accordi di chitarra. Tentavamo di suonare il blues e le canzoni dei cantautori italiani come quelle di Battisti/Mogol, Rino Gaetano... La musica ci ha affascinati a tal punto da non poterne più fare a meno.

D. Avete di recente vinto la borsa di studio al CET, la scuola di Mogol. Com'è stato per voi arrivare alla vittoria di questo premio e, soprattutto, che cosa vi ha insegnato Mogol?

R. Vincere una borsa di studio presso la scuola del grandissimo Mogol è stato per noi la realizzazione di un piccolo sogno, non vediamo l'ora di andare al CET per seguire i corsi e passare del tempo con questo grande artista che già in pochi incontri occasionali ci ha insegnato come la vita vada vissuta nel profondo, per meglio coglierne l'essenza e infonderla nelle canzoni.

D. Il vostro singolo "E' sera" parla di un sogno. Com'è nata l'idea di scrivere questo brano? Credete nei sogni?

R. È sera parla proprio di un sogno, un appuntamento mancato che noi abbiamo deciso di descrivere pensando a come potrebbe essere stato. La canzone è stata scritta proprio nel luogo dove l'appuntamento non è andato a buon fine e anche il Video è stato girato lì, sul mitico Monte Rasta, che sovrasta la cittadina di Asiago.
Crediamo che un sogno sia fatto per essere realizzato. (Citazione dal libro Atrapa tu sueño, di Herman e Candelaria Zapp).

D. Nel 2013 avete visitato l'Australia in tour. Cosa vi ha colpito di questo continente? Qual'è stato l'entusiasmo della gente?

R. L'Australia è una terra meravigliosa, con grandi distese che ben si adattano al clima delle nostre canzoni, abbiamo per questo motivo girato dei video e siamo stati intervistati da diverse radio, il calore della gente si è fatto sentire nelle serate dal vivo dove abbiamo incontrato tantissimi emigranti italiani che ci chiedevano notizie sull'Italia. Ci siamo sentiti come una finestra italiana nel mondo.

D. Cosa ne pensate dei talent show? Partecipereste a qualcuno?

R. Pensiamo che i Talent siano una vetrina importantissima per un artista, per ora abbiamo scelto la via della composizione di canzoni e la realizzazione di Album, poiché crediamo nel potere immenso delle canzoni. Stiamo ancora valutando se un talent show potrebbe dare spazio alla nostra musica.

D. Qual'è il cosiglio che date ai giovani che vogliono intraprendere la carriera musicale?

R. Il consiglio che possiamo dare ai giovani è quello di lavorare molto su se stessi, costruendo la propria particolarità e unicità, cercando di distanziarsi da imitazioni perché ognuno di noi con i pregi e i difetti è unico. Consigliamo di prendere la musica come un gioco, non a caso in francese e in inglese il verbo che indica il suonare è jouer e play.

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