Papa Francesco: ''Non uccidete i cristiani''

"Ancora una volta rivolgo un accorato appello a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale, come pure a tutte le persone di buona volontà, affinché si intraprenda una vasta mobilitazione di coscienza in favore dei cristiani perseguitati". Così il Pontefice in udienza generale a San Pietro davanti a 15mila persone

"Hanno diritto di trovare nei propri Paesi sicurezza e serenità, professando liberamente la nostra fede". "E adesso, per tutti i cristiani perseguitati perché cristiani, vi invito a pregare il Padre Nostro". E così ha fatto. Papa Francesco ha pronunciato il suo "appello" prima dei saluti ai gruppi italiani in udienza generale. "Con grande trepidazione - ha esordito - seguo le drammatiche vicende dei cristiani che in varie parti del mondo sono perseguitati e uccisi a motivo del loro credo religioso. Sento il bisogno - ha aggiunto - di esprimere la mia profonda vicinanza spirituale alle comunità cristiane duramente colpite da una assurda violenza che non accenna a fermarsi, mentre incoraggio i Pastori e i fedeli tutti ad essere forti e saldi nella speranza". "I fedeli che partecipano a questa udienza - ha ricordato a questo punto papa Bergolio - sono in due posti, uno in piazza, l'altro posto è l'aula Paolo VI, dove ci sono tanti malati, e come il tempo era così incerto che non si sapeva se c'era pericolo della pioggia, sono là che seguono l'udienza al maxischermo, vi invito a salutarli con un applauso". Ancora a braccio, il Papa, rivolto alle suore scalabriniane, ha detto: "ma grazie tante, grazie tante, per quello che fate per i migranti".

"Accoglienza, sobrietà pazienza, mitezza, affidabilità, bontà di cuore sono la grammatica di base di ogni ministero, devono essere la grammatica di base di ogni vescovo, presbitero, diacono", ha aggiunto. ''Tali "prerogative umane" debbono necessariamente aggiungersi ad "alcune prerogative spirituali", secondo quando san Paolo ricorda nelle "sue lettere pastorali a Timoteo e Tito"

Durante i saluti, Papa Francesco si è detto "particolarmente vicino in questo momento doloroso della sparizione dei ragazzi messicani che - ha rilevato - ora sappiamo assassinati" e ha ricordato "la realtà drammatica di tutta la criminalità che esiste, legata al commercio e al traffico di droga".

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