di Giuseppe Defeudis - Non è uno dei più bei periodi che l'Italia sta affrontando ma non per
questo non è bene ricordare ciò che ci ha reso gloriosi nel passato
recente. Tra le varie cartelle "motivi di vanto" non può che essere
aperta quella di Cinecittà che, insieme agli Studios di Hollywood, ha
rappresentato il vero centro operativo del cinema mondiale. Christian
De Sica, a tal proposito, ha pensato bene di fare un bel giro
panoramico su quelli che furono i fasti di un tempo della capitale
della pellicola cinematografica.
E mai periodo come questo fu più
azzeccato nel parlare di cinema ad alti livelli qui in Italia dato il
recente trionfo del cinema italiano agli Oscar con "La grande
bellezza" di Paolo Sorrentino.
De Sica ha deciso di partire con un simpatico siparietto verbale tra
lui ed un fantomatico Federico (Fellini, ndr) con spiccato accento
romagnolo.
Si è soffermato sulle volgarità del recente cinema italiano
non mancando di sottolineare con autoironia la sua stessa storia nei
cosiddetti cinepanettoni. Lo showman ha proseguito la sua
presentazione ricalcando prima le vesti di provinante e poi quelle di
vero e proprio selezionatore di attori, sottolineando simpaticamente
le difficoltà alle quali un attore ed un regista sono costretti ad
incontrare quotidianamente. Bella la sorpresa di voler ricordare
l'Albertone nazionale ed altrettanto bella l'idea di voler citare
alcuni aneddoti vissuti dal mitico papà , Vittorio.
Tra questi
Christian ha voluto ricordare l'importante ruolo del papà all'epoca in
cui girava "La porta del cielo". Grazie al suo ruolo da regista di
quel film intervenne, e non poco, nel salvaguardare la vita di tanti
ebrei che in quell'epoca erano in procinto di essere deportati.
Ricordi commoventi ed omaggi a iosa ad i grandi che fecero grande il
nostro cinema, senza però, non passare da Cinecittà .
Tante erano le personalità , dello spettacolo e non solo, presenti al
Teatro Brancaccio di Roma, dal produttore De Laurentiis a Pippo Baudo,
da Michele Placido a Gina Lollobrigida, da Bruno Vespa a Lino Banfi,
che hanno applaudito lo spettacolo diretto da Giampaolo Solari in cui
si è visto il buon Christian ben affiancato da un ottimo corpo di
ballo, da un'ottima orchestra e da intraprendenti ed abili attori.
In scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 13 aprile.
0 Commenti