Meredith: Sollecito trovato in Friuli. "Mai pensato di fuggire". Amanda piange in tv

LOS ANGELES. "Non sono preparata, non potrò mai desiderare di tornare in quel luogo... ma aspetto di leggere le motivazioni. Voglio combattere sino alla fine". Sono le parole che Amanda Knox, in lacrime, ha pronunciato in tv all'ipotesi di estradizione in Italia. Amanda conferma che attraverso i suoi legali ha inviato una sua lettera ai familiari di Meredith. "Auguro a loro - ha detto in lacrime - ogni bene". 
Notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio a Raffaele Sollecito, raggiunto da agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine a Venzone, un paese tra Udine e Tarvisio,non lontano dai confini con l'Austria e la Slovenia. Qui era arrivato ieri in attesa della sentenza per l'omicidio di Meredith Kercher. Gli agenti lo hanno rintracciato in un albergo, in compagnia della fidanzata, e gli hanno ritirato il passaporto. Ora il giovane si trova nella Questura di Udine.
"Non ho mai pensato di fuggire. Né prima né tantomeno ora": a sottolinearlo è Raffaele Sollecito, attraverso uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Il legale ha spiegato che il giovane si è recato "spontaneamente" dalla polizia per consegnare il passaporto. "Ho fatto un giro in Austria. Poi sono rientrato in Italia. Mi sono fermato lì a riposare". È quanto avrebbe riferito Sollecito alla Squadra Mobile che lo hanno fermato all'alba all'hotel 'Carnia' di Venzone.
"Avvocato, io sono innocente. La battaglia va avanti": a dirlo è stato stamani Raffaele Sollecito ad uno dei suo difensori, l'avvocato Luca Mauri con il quale si è sentito al telefono dopo la notifica del divieto di espatrio disposto dalla Corte d'assise d'appello di Firenze dopo la condanna per l'omicidio di Meredith Kercher.
La corte ieri sera ha condannato Amanda Knox a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25. Impassibili i familiari di Meredith Kercher alla lettura della sentenza di condanna.

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