Serial killer evaso: prime tracce in autostrada

GENOVA. La Panda verde su cui si è dato alla fuga Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso dal carcere di Marassi dopo un permesso premio, ha lasciato una traccia in autostrada. Gagliano, quando ha lasciato a Genova il panettiere Revelli, che aveva sequestrato per farsi accompagnare da Savona al carcere, ha imboccato l'autostrada per allontanarsi dal capoluogo. Parte da qui l'inchiesta della procura di Genova, coordinata dal pm Alberto Landolfi, per rintracciare il fuggiasco.
Stamani, intanto, é stata raccolta in procura la testimonianza di Revelli. La vittima del sequestro ha riferito dei drammatici momenti in cui gli é stata puntata la pistola. "Era un'arma semiautomatica - ha riferito - Non so dire se vera o falsa, ma sembrava vera".
L'omicida seriale lo ha obbligato a raggiungere la casa della madre, dove ha preso tre borsoni con la propria roba. Aveva dunque premeditato la fuga: il permesso di cui stava godendo sarebbe durato soltanto due giorni. "Mi ha sempre tenuto sotto tiro - ha detto l'uomo - Poi siamo risaliti in auto e mi ha fatto andare a Genova in autostrada. Mi ha raccontato la sua vita, mi ha detto che ha fatto tanto carcere e che sarebbe dovuto rientrare".
Gagliano avrebbe cambiato idea solo all'ultimo, intimando al panettiere di scendere dalla Panda in via De Marini. "Mi ha detto di non chiamare la polizia per un po' - ha precisato il panettiere - così avrebbe avuto il tempo di scappare". Le indagini proseguono a ritmo serrato.
Tutte le forze di polizia sono allertate, su tutte le auto di pattuglia delle forze territoriali e sulle frontiere é presente una foto e una scheda di Gagliano, braccato ormai in una enorme caccia all'uomo.

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