www.tuttojuve.com: Moggi, ci sono delle novità veramente importanti


FONTE: WWW.TUTTOJUVE.COM
L'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, è intervenuto nel programma di Sportitalia, "Aspettando "Calcio€Mercato", condotto da Deborah Schirru. In studio anche il direttore di Inter Channel, Roberto Scarpini e l'ex bianconero Stefano Tacconi. TuttoJuve.com ha riportato integralmente e in tempo reale le loro dichiarazioni:


L'avvocato D'Onofrio ha detto oggi pomeriggio che ci sarebbero i presupposti per la restituzione degli Scudetti alla Juventus...
SCARPINI
: "Se lo dice Paco D'Onofrio...E' un tema che non mi interessa. Capisco che il tifoso juventino sia avvelenato, ma sono accadute delle cose e sono state prese delle decisioni. Io penso al calcio giocato.
TACCONI: "Per me la Juventus ha 31 Scudetti".
Direttore, si discute sempre sul numero di Scudetti assegnato alla Juventus.
MOGGI:
 "Ormai questa è una cosa vecchia, stravecchia. Se vogliamo parlare della partita parliamo pure. Io non vedo perchè si debba andare a trovare... Gli Scudetti è un problema che... attualmente è un processo. Un processo che è alla prima fase, quindi bisogna vedere quello che succede. Per cui credo che si possa parlare della partita e non andare a cercare queste cose".
SCARPINI: "Moggi la vede come la vedo io, l'attenzione di tutti, davanti ad una partita così bella, con tanta attesa e tanto fermento, è sui 90 minuti. Poi ci sono delle cose extra-campo, ma in questo momento l'attenzione è sulla gara. E' una cosa passata, che fa parte di una situazione marginale rispetto a quella che è l'attualità".
TACCONI: "Quando c'era la sfida tra Inter e Juve venivano a rompere le scatole a me e a Zenga, è normale che il giornalista vada a cercare la polemica".

Direttore, cosa significava per lei Inter-Juve?
MOGGI:
 "Era una partita, ma voi sapete benissimo che è sempre partita difficile, anche se l'Inter è sempre stata a distanza da noi. Nonostante tutto in queste partite ci metteva tutto quello che aveva, ci metteva l'anima pur di vincere e battere la Juventus".
Potrebbe essere l'ultimo Inter-Juve di Moratti che è stato il suo nemico giurato...
MOGGI: "No, assolutamente no. Non credo che Moratti sia stato il mio nemico giurato. Probabilmente più Tronchetti che Moratti. Il problema di fondo è che adesso si sono verificate alcune cose, che hanno scoperchiato un po' la pentola. Vedrete poi all'appello quello che potrà succedere. Aspettiamo a parlare di queste cose, anche perchè ci sono delle novità veramente importanti, che strada facendo si sono provate e stanno ad evidenziare come la Juventus poteva tranquillamente starsene in Serie A, a discapito di altri che invece sono rimaste".
Ancora mastica amaro direttore...
MOGGI:
 "Vivo tranquillo, non mastico amaro, anche perchè adesso ho cambiato mestiere, faccio l'opinionista, sto tranquillo, vado a vedere le partite e non l'ansia di poter fare risultato o meno. Vado a vedere se sono più o meno belle, se una squadra è più forte o meno forte, faccio il mestiere che fate voi".
E' più forte questa Juventus o quella Juve?
MOGGI
: "Quella era una creatura diversa. Io credo che di quella squadra difficilmente si possa ripetere la forza. Tenete presente che nella finale del Campionato del Mondo a Berlino, era nove i giocatori della Juventus in campo: 5 nell'Italia, 4 nella Francia. Questo sta a dimostrare la forza di quella squadra. Il resto sono tutte chiacchiere".

Stefano, vuoi aggiungere qualcosa?
TACCONI:
 "No, quando parla il direttore bisogna stare zitti. Poi domani uscirà un articolo su Libero mi ha detto, qualcosa di interessante. Vediamo...".
MOGGI: "Domani su Libero esce sicuramente qualcosa di interessante".

Un'anticipazione...
MOGGI
: "Esce che... si chiamava sistema Moggi o l'hanno chiamato sistema Moggi. Probabilmente cambia nome. Si chiama in un'altra maniera. Perchè sono state trovate prove inconfutabili che praticamente dimostreranno come la Juventus fosse la squadra che pativa qualcosa e non faceva patire gli altri".

A cosa si riferisce direttore?
MOGGI: "Mi riferisco a cose che saranno discusse in tribunale. Ci sono intercettazioni che incastrano alcune persone e che sono passate per incolpevoli, colpevolizzando. E questa è una cosa che non va bene. E poi siccome il tempo è galantuomo, hanno lavorato abbastanza bene i miei difensori e hanno trovato alcune cose che dimostrano il contrario. Intanto domani leggete il mio articolo su Libero, comincio a dare un'anticipazione".
Cosa pensa invece dell'arrivo di Thohir? Si perderà un po' di rivalità?
MOGGI: 
"Io posso dire una cosa: se si perde Moratti, il calcio perde un'immagine, un'immagine del calcio, un uomo che ha dato tanto all'Inter, probabilmente anche troppo. E non ha avuto riscontri positivi per quanto ha dato. Per cui, direi che la perdita di Moratti non giova all'Inter. L'acquisizione di Thohir può essere una cosa importante per gli effetti economici, supposto che questo sia in grado di farlo".
Non ci sarà Del Piero, ma Tevez, un dieci diverso...
MOGGI
: "E' una cosa ben diversa. Del Piero è un campione, Tevez è un buon giocatore. Ci sono delle differenze sostanziali tra i due. Del Piero poteva risolvere le partite da solo, Tevez ha bisogno dell'apporto della squadra per dare un contributo importante. Ovviamente si tratta di un buon giocatore, su questo non si discute. Ma non a livello di Del Piero".
Lei avrebbe venduto Matri o Quagliarella?
MOGGI: 
"Quagliarella. E poi non li avrei certamente venduti al Milan (ride, ndr)".
Cosa pensa del rinnovo di Pogba?
MOGGI: 
"Il rinnovo di Pogba è una cosa interessante, anche perchè il giocatore dimostra di avere stoffa da campione. Ed è giovanissimo, quindi è una cosa naturale. I dirigenti della Juventus, con a capo Andrea Agnelli, Marotta, Paratici eccetera, stanno lavorando così bene che due Scudetti di fila non si vincono per caso".
Lei avrebbe accettato la richiesta di Raiola? 4 milioni di ingaggio per Pogba...
MOGGI:
 "No, ma con me Raiola queste richieste non le avrebbe fatte. No assolutamente no".
Un commento sul ritorno di Kakà al Milan? Lei disse: "Uno con quel nome non l'avrei preso".
MOGGI: 
"Un momento, io parlavo del nome, non del giocatore. Io a Roma avevo un giocatore, Pellegrini, che andava male e stava in panchina. Tutti a gridare, "Pellegrini, Pellegrini", Pellegrini andava in campo e si perdevano le partite. Se Kakà fosse andato male, immaginate cosa poteva dire il pubblico di San Siro. Io lo dicevo solo per questo, non per criticare il giocatore, che secondo me è un campione. E' un campione che farà comodo all'immagine del Milan, ma anche alla qualità del gioco".

Higuain invece l'avrebbe preso?
MOGGI:
 "Higuain è il migliore stranieri arrivato in Italia. Sicuramente farà gol e darà un gioco al Napoli un po' diverso da quello che c'era con Mazzarri. Mazzarri prepara le partite agonisticamente soprattutto, infatti l'Inter è difficile da battere, va sui palloni con l'impeto come mai era successo. Addirittura Nagatomo che è piccolo segna di testa"(redazione Tuttojuve.com).

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