Visco: "Nell’ultimo anno la crescita dell’economia globale si è decisamente rafforzata"

VERONA - "Nell’ultimo anno la crescita dell’economia globale si è decisamente rafforzata; rimangono le incertezze legate alle politiche commerciali degli Stati Uniti e a possibili aumenti dei premi per il rischio sui mercati finanziari. Nell’area dell’euro la politica monetaria ha scongiurato il pericolo della deflazione, ma l’inflazione resta distante dai valori coerenti con la stabilità monetaria. In Italia l’attività economica appare ora meno dipendente dall’orientamento espansivo delle politiche monetarie e di bilancio. Il consolidamento della ripresa richiede di procedere nello sforzo di riforma dell’economia. Politiche di bilancio prudenti contribuiranno a rafforzare la fiducia dei mercati nella riduzione dell’incidenza del debito pubblico sul prodotto" ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, durante il suo intervento al Congresso Assiom Forex.

"I prestiti bancari a famiglie e imprese sono in espansione e la loro qualità è in miglioramento, anche grazie al superamento delle situazioni più critiche tra gli intermediari. La riduzione dei crediti deteriorati deve proseguire approfittando della favorevole fase congiunturale. Le pressioni concorrenziali e l’impegnativo contesto regolamentare - sottolinea - rendono urgente continuare a perseguire la riduzione dei costi e il pieno recupero della redditività delle banche, anche con operazioni di aggregazione. Queste esigenze sono particolarmente pressanti nel credito cooperativo, dove va attuata, nella sua interezza, la riforma varata nel 2016. Nonostante i progressi segnati dall’avvio della crisi, gli assetti istituzionali dell’Unione europea e dell’area dell’euro restano un cantiere aperto. La minore fiducia tra gli Stati membri ha portato a una sterile contrapposizione tra le richieste di riduzione e quelle di condivisione dei rischi. Riduzione e condivisione sono invece complementari. Solo riconoscendolo si potranno individuare soluzioni che portino benefici a tutti i paesi.  Inoltre quest’anno la crescita del Pil dovrebbe proseguire a un ritmo prossimo all’1,5%; resterebbe al di sopra dell’1% anche nel prossimo biennio. Rispetto al passato, si sta rafforzando il circolo virtuoso tra domanda e offerta: l’aumento del reddito disponibile delle famiglie e la riduzione della capacità inutilizzata delle imprese fanno sì che il miglioramento delle prospettive si traduca in misura crescente in un incremento dei consumi e degli investimenti".

Posta un commento

0 Commenti