Witkoff a Mosca mentre cresce la tensione tra Nato e Russia


Mosca - La Nato valuta una risposta più decisa alle azioni della Russia. In un’intervista al Financial Times, l’ammiraglio italiano Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza, ha affermato che si sta considerando una postura “più aggressiva” di fronte alla guerra ibrida, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte russa. Pur sottolineando che “un attacco preventivo” potrebbe essere interpretato come difensivo, Dragone ha precisato che questa opzione resta “molto lontana dal nostro modo di pensare”.

Mosca ha reagito con durezza, definendo le dichiarazioni “irresponsabili” e indicative di una volontà di escalation.

Intanto proseguono i colloqui diplomatici per l’Ucraina. Il presidente francese Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky hanno incontrato i leader Ue all’Eliseo, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza della convergenza Usa-Ue per sostenere la pace. Zelensky ha ribadito che il nodo della trattativa sono i territori occupati: “Mosca non può essere ricompensata”.

Sul fronte militare, il Cremlino annuncia il controllo delle città di Pokrovsk e Volchansk, mentre il presidente Putin invita a “prepararsi a continuare a combattere”. L’inviato americano Witkoff è giunto a Mosca per incontri diretti con lo zar, segnando un momento cruciale dei contatti diplomatici.

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