Roma - Dopo un periodo caratterizzato da sole, nebbie e temperature superiori alle medie stagionali, l’Italia si prepara a una fase di maltempo e clima pienamente invernale. Una perturbazione di origine atlantica, in arrivo all’inizio della settimana, porterà correnti fredde polari-marittime dal Nord Europa, con conseguente calo significativo delle temperature e prime nevicate sulle montagne.
Le prime nevicate sulle Alpi occidentali sono previste già da martedì 16 dicembre, con fiocchi possibili fino a 700-800 metri nelle province di Cuneo, Torino e Biella. Accumuli consistenti, fino a 30-40 centimetri, sono attesi sulle Alpi Liguri e Marittime oltre i 1.000 metri. Le nevicate si estenderanno rapidamente a Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Cadore e Friuli Venezia Giulia, con quota neve generalmente tra 1.200 e 1.300 metri. Sull’Appennino, invece, la neve interesserà solo quote elevate, sopra i 1.900-2.000 metri.
L’evento potrebbe rappresentare sia un episodio isolato sia l’inizio di una fase più duratura e fredda, soprattutto nel Nord-ovest, area particolarmente favorevole alle nevicate a bassa quota grazie alle inversioni termiche che mantengono uno strato d’aria fredda nei bassi livelli.
Oltre all’aspetto scenografico e alla ripresa della stagione sciistica, le nevicate contribuiranno anche a ripulire l’aria dagli inquinanti e dalle polveri sottili, rappresentando una boccata d’ossigeno dopo un periodo di stasi atmosferica con alti livelli di inquinamento. Fiocchi occasionali potranno raggiungere i 400-500 metri nelle province di Cuneo e Asti.

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