Milano - Il gup di Milano, Roberto Crepaldi, ha pronunciato cinque assoluzioni “perché il fatto non sussiste” nel procedimento noto come ‘Pifferi bis’, che riguardava l’avvocata Alessia Pontenani, quattro psicologhe e lo psichiatra Marco Garbarini. Gli imputati erano accusati a vario titolo di favoreggiamento e falso nel caso di Diana Pifferi, condannata in appello a 24 anni per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana.
L’inchiesta bis si concentrava su presunti tentativi di manipolare una perizia psichiatrica in primo grado, al fine di attribuire alla madre un “vizio parziale di mente”. Secondo l’accusa, le psicologhe avrebbero attestato falsamente un quoziente intellettivo di 40, indicando un deficit grave, mentre lo psichiatra Garbarini l’avrebbe eterodiretta nelle risposte durante la perizia.
Il giudice ha però ritenuto infondate le accuse, dando ragione alla difesa. “Confidavamo in questo esito: sulla mia assistita non c’era nulla. Questo processo parallelo non doveva neanche iniziare e ha causato danni gravissimi”, ha commentato l’avvocato Corrado Limentani, difensore di Pontenani. “È una sentenza giusta che ridà dignità a questi professionisti”, hanno aggiunto gli avvocati Adriano Bazzoni e Mirko Mazzali.

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