Shutdown Usa, 39 giorni di paralisi: voli cancellati e buoni alimentari bloccati


Washington, 9 novembre 2025
– Negli Stati Uniti lo shutdown federale, iniziato il 1° ottobre dopo il mancato accordo sul bilancio, entra oggi nel 39° giorno, paralizzando gran parte delle attività federali. Migliaia di voli risultano cancellati o in ritardo a causa della carenza di controllori del traffico aereo, e molti dipendenti pubblici non ricevono stipendio. Monumenti e parchi statali restano chiusi, mentre la Corte Suprema ha recentemente dato ragione all’amministrazione Trump, bloccando il pagamento dei buoni spesa Snap destinati alle fasce più povere della popolazione.

Secondo la sentenza della giudice Ketanji Brown Jackson, il governo federale non è obbligato a erogare i sussidi Snap durante lo shutdown, congelando così una precedente decisione del giudice del Rhode Island che ne aveva ordinato il pagamento per garantire la nutrizione di 16 milioni di bambini. Alcuni Stati hanno attinto alle proprie riserve per continuare a distribuire i sussidi, ma le risorse sono limitate.

Sul fronte dei trasporti, la Federal Aviation Administration ha ridotto il traffico aereo per la carenza di personale, causando la cancellazione o il ritardo di oltre 6.000 voli nazionali in 40 aeroporti principali, tra cui Washington, New York, Los Angeles e Chicago. Solo oggi, più di 1.000 voli sono stati cancellati, generando disagi ai passeggeri e un aumento delle prenotazioni per le compagnie di autonoleggio nel weekend.

Lo shutdown rimane un fenomeno unico al mondo, che mette in difficoltà milioni di americani e rallenta l’economia del Paese, in attesa di un possibile voto al Congresso per sbloccare la situazione.

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