Roma, muore l’operaio rimasto 11 ore sotto le macerie alla Torre dei Conti


Octay Stroici, 66 anni, non ce l’ha fatta. Aperta un’inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo

Roma, 4 novembre 2025 – Non ce l’ha fatta Octay Stroici, il 66enne operaio romeno rimasto per oltre 11 ore sotto le macerie dopo il crollo di parte della Torre dei Conti, nel cuore di Roma. L’uomo è deceduto all’ospedale Umberto I poco dopo la mezzanotte, nonostante i prolungati tentativi di rianimazione.

Trasportato in arresto cardiocircolatorio al pronto soccorso alle 23:05, Stroici era stato sottoposto a manovre di rianimazione cardiopolmonare già avviate sul luogo dell’incidente dai soccorritori del 118. Malgrado gli sforzi durati circa un’ora, la ripresa dell’attività cardiaca spontanea non è avvenuta.


Il cordoglio di Gualtieri e Rocca

“La morte di Octay Stroici ci addolora profondamente,” ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “A nome di Roma Capitale e mio personale rivolgo un pensiero commosso alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. Ringrazio i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità in una situazione così drammatica.”

Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il proprio cordoglio:

“Octay Stroici non ce l’ha fatta, nonostante lo straordinario impegno dei soccorritori. A nome mio e della Regione Lazio, le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire.”


La ricostruzione del crollo

L’incidente si è verificato nella tarda mattinata del 3 novembre con due distinti crolli a distanza di poco più di un’ora. Il primo, avvenuto poco dopo le 11:00, ha travolto parte del cantiere della Torre dei Conti, dove erano al lavoro 11 operai di due diverse ditte impegnate nella ristrutturazione del monumento medievale affacciato su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali.

“È accaduto tutto all’improvviso – ha raccontato uno dei lavoratori – poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori.”

Secondo le prime ipotesi, potrebbe esserci stato un cedimento interno alla struttura, forse legato al basamento. Quattro operai sono stati travolti dal primo crollo: tre sono riusciti a mettersi in salvo, mentre Stroici è rimasto intrappolato sotto le macerie.

Il 64enne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato al San Giovanni per un trauma cranico; è stato dimesso in serata con otto giorni di prognosi. Due altri operai hanno riportato solo lievi escoriazioni.

Un secondo crollo, avvenuto poco prima delle 13:00, ha reso ancora più complesse le operazioni di soccorso, investendo la squadra dei Vigili del fuoco con una nuova nube di calcinacci. Un pompiere è rimasto ferito ed è stato ricoverato all’ospedale Oftalmico.


L’inchiesta

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo. L’area è stata posta sotto sequestro e i carabinieri stanno raccogliendo testimonianze di operai, tecnici e dirigenti delle ditte coinvolte.

Gli inquirenti disporranno nelle prossime ore l’autopsia sul corpo della vittima e una consulenza tecnica per accertare la dinamica del crollo e le eventuali responsabilità.

La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha reso noto che la Torre, chiusa dal 2007, era oggetto di un intervento finanziato nell’ambito del Pnrr “Caput Mundi”, specificando che “prima dell’avvio dei lavori erano state effettuate indagini strutturali che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai.”

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