Milano, 23 novembre 2025 – Milano abbraccia Ornella Vanoni, scomparsa a 91 anni nella città che ha sempre amato e nella quale è nata e cresciuta artisticamente. Biglietti e mazzi di rose hanno iniziato a colorare sbarre e muretti lungo il perimetro della sua casa a Brera, con messaggi come: “Ciao divina, sei un attimo senza fine. Milano non ti scorderà mai”.
La camera ardente è stata allestita al Piccolo Teatro Grassi in via Rovello, oggi dalle 10 alle 14 e domani dalle 10 alle 13, mentre l’ultimo saluto si terrà domani alle 15 nella chiesa di San Marco, sempre a Brera. Tra i desideri della cantante, quello che il trombettista jazz Paolo Fresu suonasse al funerale: “Devo”, ha dichiarato il musicista ai cronisti.
Il sindaco Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese, sottolineando che “la sua Milano non la dimenticherà”.
L’abbraccio di Milano
La città rende omaggio a Ornella Vanoni nei luoghi simbolo della sua vita culturale. Al Piccolo Teatro Grassi, luogo in cui iniziò a recitare dopo aver conosciuto Giorgio Strehler, si sono radunati amici, colleghi e fan per portare fiori e lasciare un pensiero. Tra i presenti, artisti come Renato Zero e il compositore Mario Lavezzi, che ha lasciato un grande cesto di rose bianche: “La sentivo tutti i giorni. Sono devastato”, ha detto.
Il cantante Pacifico, che ha scritto la biografia di Vanoni e si è esibito con lei, l’ha ricordata come una donna “spiritosissima, con battute implacabili, caustica ma mai malevola”. La sua presenza a Sanremo rimane indimenticabile: “Dritta, maestosa, che rovesciava sulla platea tutta la sua arte, la sua voce, il dolore, l’amicizia, il divertimento accumulato. Spadaccina implacabile contro la Noia, il Prevedibile, la Prudenza. Tutti a terra, uno dopo l’altro”.
Ieri, al Superstudio Più, è stata inoltre dedicata a Vanoni la terza edizione dei Siae Music Awards, un omaggio alla sua carriera e al contributo inestimabile alla musica italiana.
Ornella Vanoni lascia un’eredità artistica straordinaria, ma soprattutto un legame indissolubile con Milano, città in cui la sua voce e la sua presenza resteranno per sempre vive.
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