Scontro totale tra Putin e Trump: Usa sanzionano Rosneft e Lukoil, Mosca minaccia risposte


Nuovo aumento della tensione internazionale dopo il fallimento del vertice di Budapest e l’annuncio da parte degli Stati Uniti di sanzioni contro i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil. La decisione americana ha provocato reazioni immediate: il presidente russo Vladimir Putin ha definito le misure un “atto ostile”, mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha accusato gli Usa di essersi “imbarcati sul sentiero di guerra”.

La Cina, inizialmente contraria a misure unilaterali contro Mosca, ha poi, secondo Reuters, sospeso gli acquisti di petrolio russo. Anche l’India, principale acquirente di greggio russo via mare, sarebbe pronta a ridurre drasticamente le importazioni.

Sul fronte europeo, l’Unione Europea ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni che colpisce il settore energetico russo, ma ha deciso di frenare sull’uso degli asset russi congelati. Nel frattempo, al vertice di Bruxelles, Volodymyr Zelensky ha chiesto agli alleati europei la fornitura di missili a lungo raggio.

Il Cremlino ha replicato con durezza: “La risposta della Russia se attaccata con i Tomahawk sarebbe schiacciante”, ha avvertito Putin. Intanto due jet russi hanno violato lo spazio aereo lituano, aumentando ulteriormente la tensione in Europa orientale.

Posta un commento

0 Commenti