Rientrati a Fiumicino gli attivisti italiani della Global Sumud Flotilla: tra applausi, lacrime e racconti di violenza


Roma, 7 ottobre 2025
– Cori, abbracci, lacrime di commozione e un grande sventolio di bandiere della Palestina e di “One Piece”, simbolo di protesta: così sono stati accolti all’area arrivi del Terminal 1 di Fiumicino gli ultimi attivisti italiani della Global Sumud Flotilla, liberati dopo essere stati detenuti in Israele.

Gli attivisti hanno raccontato di aver subito torture psicologiche, privazione del sonno e aggressioni con armi e idranti durante la detenzione. Alcuni hanno trascorso 48 ore senza acqua né cibo. “Ritornare è bellissimo ma sono state giornate super dure, tra tanta violenza gratuita. Sappiamo però di aver fatto la cosa giusta e di aver creato una pagina di storia importante”, ha dichiarato Federica Frascà, tra gli attivisti italiani rientrati da Atene.

Nonostante le difficoltà, gli attivisti ribadiscono la volontà di proseguire la mobilitazione: “Ci saranno sicuramente altre Flotille che riusciranno a rompere il blocco. Il momento più duro è stato senz’altro quando siamo stati intercettati e presi come ostaggi”, hanno raccontato.

Tra applausi e abbracci, gli attivisti hanno espresso il desiderio di riposo e normalità, con un sorriso tra le difficoltà: “Ora vorrei dormire, riposare e mangiare un gelato”, ha concluso Federica Frascà.

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