Milano, l’ultimo drammatico messaggio di Pamela Genini prima dell’omicidio


Milano –
“Alle 21.22 mi diceva di sentirsi sola, ma finalmente contenta perché aveva trovato il coraggio di lasciare Soncin”. A parlare è Francesco, quarantenne imprenditore della Bergamasca, ex fidanzato di Pamela Genini, la 29enne assassinata dal compagno Gianluca Soncin, 52 anni, nell’appartamento di via Iglesias 33. L’uomo racconta agli agenti l’ultima telefonata con Pamela, nei minuti immediatamente precedenti l’omicidio.

Pamela aveva comunicato all’ex di aver chiuso definitivamente la relazione con Soncin, dopo più di un anno di violenze e vessazioni. A un certo punto, la conversazione si interrompe: la ventinovenne urla al telefono “Aiuto, aiuto”. Francesco prova a ricontattarla via chiamata e messaggi, ma senza risposta. In quel momento, Pamela si trovava già nelle mani di Soncin, entrato nell’appartamento con una copia delle chiavi ottenuta a tradimento.

Pochi minuti dopo, Pamela riesce a inviare un ultimo messaggio via WhatsApp: “Ho paura, ha fatto il doppione delle chiavi. È entrato, chiama la polizia”. Francesco chiama immediatamente il 112 e si reca in via Iglesias, ma nonostante la tempestività della chiamata e l’intervento rapido della polizia, la giovane viene uccisa con 24 coltellate tra collo, torace e braccia.

Le vicine raccontano scene drammatiche: “Ho sentito le urla: devastanti. È successo tutto in pochi minuti. La ragazza chiedeva aiuto, il dirimpettaio è corso in soccorso e nel frattempo è arrivata la polizia che ha sfondato la porta”. Purtroppo, per Pamela non c’era più nulla da fare. “C’erano già stati episodi di violenza – continua la vicina – e la polizia era già intervenuta mesi fa. Ultimamente non li sentivo più litigare, ma mai avrei immaginato una cosa del genere”.

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