Milano, femminicidio di Pamela Genini: la madre chiede giustizia per la figlia uccisa con 24 coltellate


Gianluca Soncin, 52 anni, ora detenuto a San Vittore, aveva pianificato l’omicidio da almeno una settimana

Milano – “Faccio fatica a parlare, però vi dico che per tutto quello che ha fatto quel mostro a mia figlia deve pagare, ma pagare. L’ha fatta soffrire tanto”. Così Una, la madre di Pamela Genini, 29 anni, uccisa dal compagno Gianluca Soncin, 52 anni, con almeno 24 coltellate, commenta il femminicidio che ha sconvolto la città.

“Nemmeno cinque ergastoli basteranno per cancellare quello che ha fatto a mia figlia. Lei era tutto per me”, aggiunge la donna, visibilmente provata dal dolore. “Era bella, era un sole, amore puro. Un angelo caduto dal cielo. Una luce che c’era in me”.

Secondo l’ordinanza del gip di Milano, Tommaso Perna, il delitto era stato pianificato da almeno una settimana. L’uomo avrebbe organizzato una vera e propria “spedizione” volta a colpire Pamela. Molti dei 24 fendenti inferti non hanno raggiunto organi vitali, ma hanno provocato una lunga e intensa sofferenza, durante la quale la vittima ha avuto piena consapevolezza dell’imminente morte.

Gianluca Soncin è attualmente detenuto in isolamento nel carcere di San Vittore, mentre la famiglia di Pamela chiede giustizia e condanna per l’uomo.

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