Manovra 2026, le linee guida del Documento programmatico di bilancio: cosa cambia


Roma, 16 ottobre 2025 – Il Ministero dell’Economia ha trasmesso alla Commissione Ue e al Parlamento il Documento programmatico di bilancio (Dpb) 2026, contenente lo scheletro della prossima Manovra economica. Il testo, approvato dal governo Meloni il 14 ottobre e pubblicato sul sito del Mef, anticipa le principali misure in arrivo.

Pensioni e lavoro

L’aumento dell’età pensionabile sarà sterilizzato solo per i lavori gravosi e usuranti. Per tutti gli altri, si conferma l’incremento graduale dei requisiti legato all’aspettativa di vita nel biennio 2027-2028.

Per i lavoratori dipendenti, sia del settore privato sia pubblico, il Dpb prevede risorse per il rinnovo dei contratti, premi di risultato e agevolazioni fiscali sul salario accessorio dei dipendenti pubblici.

Fisco

Il taglio dell’Irpef riguarda in particolare la seconda aliquota, che scende dal 35% al 33%, limitando i benefici per i redditi più alti. L’obiettivo è proseguire nella riduzione della tassazione sui redditi da lavoro.

Famiglia e consumi

Tra le misure a sostegno delle famiglie, il Documento segnala:

  • Riforma del ruolo del caregiver familiare;

  • Potenziamento del bonus per le lavoratrici madri con almeno due figli e redditi inferiori ai 40mila euro;

  • Rifinanziamento della “Carta dedicata a te” per l’acquisto di beni di prima necessità;

  • Estensione dell’Isee, aumentando la soglia per escludere la prima casa e le maggiorazioni per nuclei con due o più figli.

Il Dpb sottolinea come questi interventi possano generare un graduale impulso ai consumi.

Settore finanziario e coperture

La Manovra sarà in parte finanziata con contributi di banche e assicurazioni, per circa 4,4 miliardi nel 2026 (0,19% del Pil), cifra che supererà gli 11 miliardi nei tre anni di programmazione.

Deficit e investimenti

Il deficit scenderà al 3% nel 2025, con previsioni del 2,8% nel 2026, 2,6% nel 2027 e 2,3% nel 2028. Per la difesa, il governo conferma l’intenzione di ricorrere allo strumento europeo SAFE per circa 15 miliardi, compatibile con il mantenimento del rapporto deficit/Pil sotto il 3%.

Il Dpb fornisce così un quadro chiaro degli orientamenti della Manovra 2026, in attesa di ulteriori dettagli e dei passaggi parlamentari che definiranno la versione definitiva.

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