Charlie Kirk, 31 anni, influente attivista di destra e fondatore di Turning Point USA, è morto il 10 settembre mentre partecipava a un evento presso la Utah Valley University. L’attivista stava tenendo una presentazione davanti agli studenti quando è stato colpito al collo da un proiettile sparato da un edificio distante circa 200 metri.
Secondo quanto riportato dalla portavoce dell’università , Kirk è stato colpito circa 20 minuti dopo l’inizio del suo discorso, seduto sotto una tenda con lo slogan “The American Comeback”. Il campus è stato immediatamente posto in lockdown e chiuso per il resto della giornata.
Inizialmente erano circolate notizie sul fatto che un sospettato fosse stato catturato, ma il Dipartimento di Pubblica Sicurezza dello Utah ha successivamente chiarito che due persone considerate sospettate sono state rilasciate, poiché non avevano alcun legame con la sparatoria.
Le reazioni
Donald Trump ha reso omaggio a Kirk su Truth, definendolo “grande e persino leggendario” e ricordando il suo ruolo nel comprendere e guidare i giovani americani: “Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me. Charlie, ti amiamo! Le condoglianze mie e di Melania vanno alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia”.
Il presidente ha anche criticato la retorica della cosiddetta “sinistra radicale”, accusandola di aver contribuito a creare un clima di violenza politica, e ha ordinato che tutte le bandiere americane siano ammainate a mezz’asta in suo onore fino a domenica sera.
Chi era Charlie Kirk
Residente in Arizona, Kirk si era affermato come una delle figure giovanili di destra più influenti negli Stati Uniti, diventando alleato di Trump e partecipando alla cerimonia di insediamento del presidente. Era noto per la promozione di cause conservatrici, ma anche per la diffusione di disinformazione sul Covid, sulla teoria critica della razza e sul negazionismo climatico.
Kirk aveva co-fondato Turning Point USA nel 2012, diventando una presenza fissa nei campus universitari con comizi e iniziative politiche. L’organizzazione, che conta sedi in oltre 850 college, si occupa di registrare studenti per il voto e di creare una rete nazionale di giovani leader conservatori.
La sua morte segna un momento di shock per il movimento giovanile conservatore negli Stati Uniti e riapre il dibattito sul clima di sicurezza nei campus americani.
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