Roma - Dopo l’agitazione del 19 settembre, scatta la seconda giornata di protesta nazionale indetta da Usb e sindacati di base (Cub, Adl, Sgb) per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Lo sciopero generale durerà 24 ore e coinvolgerà diversi comparti, dalle ferrovie al trasporto pubblico locale, dai porti ai taxi, fino a scuole e università. Escluso invece il settore aereo.
Le motivazioni
Come spiegano i promotori, l’iniziativa è indetta “in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell'esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla”. I sindacati chiedono inoltre “sanzioni a Israele e la rottura delle relazioni diplomatiche e commerciali”.
Trasporti: ferrovie, bus, metro, taxi e porti
Nel settore ferroviario aderiranno i lavoratori del gruppo Fs (Trenitalia, Trenitalia Tper, Italo e Trenord), con eccezione del personale in Calabria. Lo stop è previsto dalla mezzanotte alle 23:00 di lunedì 22, con possibili ritardi e cancellazioni, esclusi gli orari garantiti (6:00-9:00 e 18:00-21:00).
Problemi sono attesi anche nel trasporto pubblico locale:
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a Roma Atac avverte possibili disagi dalle 8:30 alle 16:59 e dalle 20:00 a fine servizio;
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a Milano Atm segnala possibili interruzioni dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 fino al termine del servizio;
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la funicolare Como-Brunate potrà fermarsi dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 a fine servizio.
Lo sciopero riguarda anche bus, tram, porti, logistica e taxi (dalla mezzanotte alle 23:59). Per le autostrade, la protesta scatterà dalle 22:00 di domenica 21 alle 22:00 di lunedì 22 settembre.
Nel Trentino-Alto Adige, lo sciopero coinvolgerà i lavoratori di Trentino Trasporti e Sad, con ripercussioni sulle linee ferroviarie regionali.
Vigili del fuoco, sanità, scuola e università
I Vigili del fuoco si fermeranno per 4 ore, dalle 9:00 alle 13:00, mentre il personale amministrativo incrocerà le braccia per l’intera giornata. Nel comparto sanità, lo stop riguarderà l’intero arco dei turni lavorativi.
Anche il settore dell’istruzione e ricerca parteciperà alla protesta: previsto lo sciopero di docenti e personale Ata di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, oltre a università e centri di ricerca.
Cortei e manifestazioni
Oltre all’astensione dal lavoro, sono previste manifestazioni in numerose città italiane.
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A Torino corteo da piazza Castello alle 18:00.
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A Roma sit-in in piazza dei Cinquecento (Termini) dalle 11:00.
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A Milano manifestazione in piazzale Cadorna dalle 10:00.
Proteste si terranno anche a Trento, Bergamo, Trieste, Novara, Cuneo, Genova, Firenze, Pisa, Ancona, Pescara, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Palermo, Catania, Ragusa e in molte altre città.
Lo sciopero del 22 settembre si annuncia dunque come una giornata di mobilitazione diffusa che unirà lavoratori di diversi settori e realtà territoriali in nome della solidarietà internazionale con il popolo palestinese.
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