PALERMO - Un dramma sconvolgente si è consumato nella serata di venerdì a Bagheria, in provincia di Palermo, dove una ragazza di appena 20 anni, Simona Cinà , ha perso la vita annegando nella piscina di una villa privata durante una festa.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane sarebbe caduta accidentalmente in acqua e non sarebbe riuscita a riemergere. In quel momento nella villa, affittata per l’occasione, era in corso una festa di laurea organizzata da due neodottori, alla quale partecipavano diversi invitati. Sono stati proprio alcuni ragazzi presenti a notare l’accaduto e a lanciare immediatamente l’allarme, chiamando il 118.
Il personale medico intervenuto ha tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma ogni sforzo si è rivelato inutile: Simona è morta sul posto. La notizia ha gettato nello sconforto amici e familiari, e ha interrotto bruscamente un momento che doveva essere di festa.
Nel frattempo, su disposizione della Procura di Palermo, la villa è stata posta sotto sequestro e sul corpo della ragazza è stata disposta l’autopsia, per chiarire con esattezza le cause del decesso. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Bagheria, che stanno lavorando per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.
Durante i rilievi nella villa sono state rinvenute tracce di sangue, un elemento che ha spinto gli inquirenti ad effettuare accertamenti mirati. Uno dei ragazzi presenti alla festa è stato condotto in caserma per il prelievo del DNA. Il giovane ha spiegato di essersi ferito colpendo violentemente un oggetto con un calcio, in preda allo choc per la tragedia appena scoperta. Saranno comunque le analisi a chiarire se quanto dichiarato sia compatibile con i fatti.
Il dolore per la perdita improvvisa di Simona Cinà ha profondamente scosso la comunità . Una vita spezzata troppo presto, in circostanze ancora avvolte dal mistero. L’inchiesta in corso cercherà ora di fare piena luce su una vicenda che lascia dietro di sé dolore, incredulità e molte domande ancora senza risposta.
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