Washington / Londra – Donald Trump ha lanciato un nuovo ultimatum alla Russia, dichiarando che fisserà "una nuova scadenza di circa 10-12 giorni da oggi" per arrivare a una soluzione del conflitto in Ucraina. Lo ha affermato alla fine di un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer.
"Non mi interessa più parlare con Putin", ha detto il presidente americano, annunciando che, alla scadenza del termine, verranno imposte sanzioni o tariffe secondarie alla Russia. "Avevamo avuto una conversazione molto franca, ma i bombardamenti sono continuati", ha aggiunto, manifestando profonda delusione per l’atteggiamento del leader del Cremlino.
Trump ha spiegato di aver già concesso a Vladimir Putin una finestra temporale per negoziare la pace, ma dopo quattro tentativi di dialogo e altrettanti episodi di bombardamenti sulle città ucraine, ha deciso di ridurre la precedente scadenza di 50 giorni. "Penso di sapere già la sua risposta", ha dichiarato con tono amaro.
Intanto, il conflitto continua a intensificarsi. La procura generale russa ha annunciato di aver aperto un procedimento penale per un presunto attacco hacker ai danni della compagnia aerea Aeroflot, definendolo la causa di un guasto informatico. Secondo l’agenzia Tass, l’accusa è di “accesso non autorizzato a dati informatici”.
Sul fronte militare, il Ministero della Difesa russo ha riferito che le truppe di Mosca hanno preso il controllo degli insediamenti di Boikivka e Belhiika, nell’Ucraina orientale. Durante la notte si sono registrati nuovi lanci di droni tra Kiev e Mosca.
A Kiev, cinque persone, tra cui una bambina di due anni, sono rimaste ferite a seguito di un attacco russo. Violenti bombardamenti sono stati segnalati anche nella regione di Sumy, colpita da una serie di attacchi massicci da parte delle forze russe.
La situazione sul campo resta drammatica, e il nuovo ultimatum di Trump aggiunge una pressione ulteriore su un conflitto che sembra sempre più difficile da risolvere con la diplomazia.
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