MILANO – Serata da dimenticare per i viaggiatori del Nord Italia. Un guasto al sistema di trasmissione dati del Centro di Controllo d’Area di Milano, situato presso l’aeroporto di Linate, ha causato la paralisi del traffico aereo tra le 20:20 e la mezzanotte di sabato 28 giugno. Oltre 300 voli coinvolti tra cancellazioni, ritardi e dirottamenti. Gli aeroporti interessati: Milano Malpensa, Linate, Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle e Genova Cristoforo Colombo.
Cosa è successo e perché
Tutto è cominciato intorno alle 20:20 quando un malfunzionamento ha interrotto il regolare flusso di dati tra radar, torri di controllo e aeromobili. Alle 20:40 è scattato il cosiddetto “rateo zero”, cioè il blocco totale di decolli e atterraggi su tutta l’area controllata dal centro radar di Milano. Gli aeromobili già in volo sono stati dirottati su altri scali, mentre molti passeggeri già imbarcati sono stati fatti sbarcare.
Ripercussioni e disagi
Oltre al disagio diretto, la serata ha causato effetti a catena, con ritardi prolungati anche dopo il ripristino del servizio. Alcuni voli sono stati annullati del tutto perché gli equipaggi avevano superato il limite di ore di volo consentite dalla normativa UE. L’ENAV, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, ha comunicato solo a tarda sera il progressivo ritorno alla normalità , precisando che la problematica era stata risolta grazie a un tempestivo intervento tecnico.
Come funziona una sala radar
Il Centro di Controllo d’Area fornisce servizi di monitoraggio, gestione dei piani di volo, comunicazione e separazione dei velivoli. In Italia sono quattro i centri radar principali: Milano, Padova, Roma-Ciampino e Brindisi. Quando il sistema principale va in tilt, come accaduto sabato, entra in funzione un sistema secondario che può operare al massimo al 35% della capacità , provocando comunque rallentamenti e disagi.
Non è la prima volta
Un episodio simile era avvenuto il 20 ottobre 2024, sempre al centro radar di Milano, a causa di un problema software. Anche in quel caso il sistema di riserva entrò in funzione, ma i ritardi si prolungarono per ore, mostrando la fragilità del sistema in situazioni critiche.
Conclusioni
L’incidente del 28 giugno solleva interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture di controllo aereo italiane, in un periodo di intenso traffico estivo. L’ENAV ha rassicurato sull’efficienza del proprio personale tecnico, ma resta l’urgenza di migliorare le procedure di backup per evitare nuove paralisi nei cieli italiani.
0 Commenti