Roberto va al Vinitaly, il ruolo del grissino nella degustazione dei vini

Photo credits: fonte ufficio stampa Edelman

Confermata per la seconda volta la partnership ufficiale tra Roberto e Vinitaly. L'acclamato grissino italiano accompagnerà la degustazione dei vini in esposizione al più grande evento dedicato al mondo del vino e dei distillati, che si terrà a Verona dal 14 al 17 aprile, e al fuori salone del Vinitaly, Vinitaly and The City, dal 12 al 15 Aprile. Compagni di generazione e vicini di casa, Vinitaly e Roberto nascono nella regione veneta intorno agli stessi anni, rispettivamente nel 1967 e nel 1962. Entrambi crescono con una vocazione internazionale volta all'esportazione dell'eccellenza artigianale italiana nel mondo, ed entrambi tornano a riunirsi oggi per garantire al visitatore un'esperienza enologica a tutto tondo. Per questa occasione i Torinesi Roberto saranno presenti con una confezione speciale realizzata ad hoc dedicata a Vinitaly.

Ma qual ̬ il ruolo del grissino in ambito enologico? In pochi sanno che il grissino viene spesso scelto come alimento durante le degustazioni. Tuttavia, la sua presenza ̬ fondamentale per una migliore esperienza gustativa. Il grissino, infatti Рnella sua versione classica torinese Рrappresenta l'accompagnamento per eccellenza in grado di non alterare i sapori del vino.

"Nell'ambito delle degustazioni di vini, i grissini si configurano come un elemento di notevole utilità, offrendo una serie di vantaggi che ne fanno un alleato prezioso per degustatori esperti e appassionati. – è quanto afferma l'AIS, Associazione Italiana Sommelier – La caratteristica principale da ricercare nei grissini è la neutralità gustativa, che permette di ripulire il palato tra un assaggio e l'altro, eliminando le residue sensazioni gusto-olfattive e di garantire una valutazione più precisa del vino successivo".

Roberto, sinonimo di eccellenza e saper fare italiano, si sposa peraltro con quella tradizione, tutta italiana e profondamente radicata nella cultura culinaria del Bel Paese, di servire grissini con il vino. Non solo tradizione ma anche qualità: i grissini Roberto sono fatti con ingredienti di alta qualità che seguono metodi produttivi che si rifanno all'artigianilità, attraverso i quali si preserva il gusto autentico dell'originale grissino torinese. La lunga tradizione e l'attenzione al dettaglio durante la fase di preparazione contribuiscono a garantire un prodotto finale croccante e delizioso, con una texture uniforme e versatile per ogni tipo di abbinamento.

"La stretta connessione con la regione e, in generale, con il Bel Paese, l'attenzione al dettaglio e alle materie prime, tipica dell'artigianato italiano, e la vocazione improntata all'eccellenza, contraddistinguono l'operato di Roberto. – afferma Silvia Raffaello, Marketing Director Morato Group – Siamo felici di poter confermare, per il secondo anno consecutivo, il nostro sostegno a Vinitaly, con un prodotto per noi iconico: i Torinesi. Grazie alla loro ricetta originale ancora in uso, i Torinesi hanno contribuito a far conoscere Roberto anche fuori dall'Italia, motivo per cui oggi si affianca all'evento vinicolo più importante e ampio dal punto di vista internazionale".

Ma come si svolge nello specifico una degustazione di vino? Quando si deve bere e quando ci è consentito mangiare? Degustare un vino è un'attività che richiede concentrazione, rigore e obiettività. Come tutte le attività di critica, il vino deve essere giudicato senza condizionamenti. Esistono pertanto una serie di regole da rispettare, semplici e di facile applicazione, sia prima che durante la degustazione.

Tra queste è consigliabile non fumare, evitare di indossare profumi troppo forti, rossetti o gloss. Sono da evitare cibi speziati o aromatizzati nelle ore che precedono la degustazione, affinché il retrogusto del cibo non intacchi la percezione delle qualità organolettiche del vino. Allo stesso tempo però è controindicato sorseggiare a stomaco vuoto; dunque, ci si affida all'acqua (meglio se frizzante) e al grissino, capace di assorbire gli acidi in eccesso. È consigliato bere uno o due sorsi d'acqua ogni due o tre assaggi, mentre uno o due grissini sono da consumarsi preferibilmente tra un assaggio e l'altro, per un massimo di dieci assaggi. In genere si consiglia di limitare il numero di assaggi a 4-6 vini durante una sessione: questo consente di gustare i vini senza sovraccaricare il palato o compromettere la capacità di valutazione. Ogni degustazione deve poi avere inizio alla sezione dei bianchi leggeri, quindi a quella degli spumanti; poi ai rosati, ai rossi giovani, a quelli strutturati e, infine, ai passiti e distillati.

Per valutare un vino è necessario verificarne prima l'aspetto visivo-olfattivo (si deve cercare di misurare a occhio la limpidezza e la consistenza del vino, o il tipo di effervescenza nel caso di spumanti e vini frizzanti, quindi distinguerne gli aromi e la loro intensità). Dopodiché si passa all'analisi gustativa vera e propria, durante la quale il vino va assaporato leggermente, non gorgheggiato, e lo si deve tenere qualche secondo dentro il palato per poi deglutirlo oppure espellerlo negli appositi contenitori. Le sensazioni non svaniscono subito dopo l'assaggio ma subiscono un'evoluzione all'interno del palato: la persistenza gusto-olfattiva è ciò che in qualche modo ci impedisce di passare nell'immediato al vino successivo, motivo per cui dobbiamo cercare di ripulire il cavo orale per dimezzare i tempi di attesa.

Ecco che in questa fase entra in gioco Roberto. Il suo sapore delicato e la sua consistenza friabile e croccante lo rendono un accompagnamento ideale tra un sorso e un altro, consentendo di assaporare meglio ogni singolo vino in tempi ottimali. I grissini aiutano a contrastare la sensazione di acidità o astringenza del vino, fornendo un piacevole equilibrio gustativo che permette di passare al vino successivo in tempi brevi e senza residui del precedente.

Vinitaly diventa così l'occasione per celebrare i grissini torinesi che avranno il compito di accompagnare la degustazione dei diversi vini al Padiglione. I Torinesi saranno presenti a Vinitaly in tutti i punti istituzionali della fiera con il loro special pack: sale degustazione (sale degustazioni istituzionali, sala degustazione padiglione internazionale, lounge), e in diversi punti del centro città per Vinitaly & The City come Piazza dei Signori, Torre dei Lamberti, Cortile mercato vecchio, Cortile del tribunale. Inoltre, saranno organizzate delle masterclass a numero chiuso, in cui anche Roberto sarà presente in qualità di primo accompagnatore.

Ecco, dunque, il Decalogo per una perfetta esperienza gustativa, una guida utile per tutti i wine lover o per chi si approccia per la prima volta al mondo della degustazione:
- Non fumare;
- Evitare di indossare profumi troppo forti;
- Evitare il make-up labiale (matita, rossetti o lipgloss);
- Evitare di mangiare cibi troppo speziati o aromatizzati durante le ore che precedono la degustazione;
- Iniziare la degustazione dai vini bianchi fermi e leggeri, continuare con quelli frizzanti, rosati, rossi, rossi strutturati, fino ai distillati;
- Bere due sorsi d'acqua frizzante ogni due o tre assaggi;
- Consumare uno o due grissini tra un assaggio e l'altro;
- Far roteare il bicchiere per ossigenare il vino prima di degustarlo;
- Procedere all'analisi gustativa vera e propria, assaporando il vino leggermente e tenendolo qualche secondo dentro il palato;
- Non assaggiare più di 6-8 vini a sessione.

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