Medicina e solidarietà: Stella Al Merito Sociale al Dott. Galoforo


BRESCIA
– Quest’anno, durante il 13th International Social Commitment Award, è stata consegnata la Stella Al Merito Sociale 2022 al Dott. Antonio Carlo Galoforo, che si è contraddistinto per i successi raggiunti nella ricerca scientifica e nella pratica clinica sull’Ozonoterapia e per le attività di medico impegnato nel sociale oltre ogni dovere professionale.

La giornata si è svolta presso l’Università Meier di Milano ed è stata organizzata da Cultura&Solidarietà, un’organizzazione senza fini di lucro che sostiene e divulga ogni espressione della cultura e della solidarietà per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui temi della conservazione, dello sviluppo e della valorizzazione di qualsiasi espressione della cultura, dell’arte, della storia, dell’archeologia, della musica, del teatro, del cinema e delle arti visive in genere.
La Stella al Merito Sociale di Cultura&Solidarietà è stata istituita allo scopo di valorizzare l’operato di persone, imprese, istituzioni ed associazioni che quotidianamente offrono contribuiti sociali di elevato spessore sui territori e tra le persone.
Per il Dott. Antonio Carlo Galoforo questo riconoscimento valorizza l’impegno quotidiano a favore della ricerca e del sociale, impegno iniziato nel 2002 quando per la prima volta, grazie ad una raccolta fondi del Rotary, portò in un lebbrosario in Costa d’Avorio l’ozonoterapia per curare, con successo, l’Ulcera di Buruli, una malattia devastante che colpiva principalmente i bambini.
Il suo impegno nel continente africano continua tutt’ora, tanto che nel 2021, grazie sempre al sostegno del Rotary, è riuscito a far arrivare altre 9 apparecchiature per l’ozonoterapia per alcuni centri ospedalieri del Benin, terapia che oggi viene impiegata non solo per l’Ulcera di Buruli, ma anche per altre patologie.
Questo progetto ha comportato anche la formazione del personale sanitario locale sulle indicazioni terapeutiche e sui protocolli di utilizzo dell’ozonoterapia nei suoi diversi metodi, nonché la formazione di manutentori in loco per le apparecchiature e tutto questo anche grazie al sostegno di O3 for Africa Onlus di cui il Dott. Galoforo è Fondatore e Presidente.
È stato sottolineato, nelle motivazioni, anche l’impegno che il Dott. Galoforo ha profuso in questi ultimi 3 anni caratterizzati dal Covid, a favore della messa a punto e dell’applicazione di protocolli scientifici tesi da un lato a curare la malattia ma, soprattutto negli ultimi 12 mesi, tesi ad attenuare le conseguenze del Long Covid nei guariti dal virus con sintomi diversi che variano da persona a persona, tra cui stanchezza severa, vertigini, cefalea, disturbi della memoria e della concentrazione, dolori muscolari diffusi, affanno e altri.
Anche nel nostro paese il Dott. Galoforo pratica l’ossigeno ozono terapia per svariate patologie da più di trent’anni e si occupa di ricerca scientifica anche sulla fragilità cognitiva, grazie ad una ricerca realizzata dal suo team e finanziata interamente dal Ministero della Salute con lo scopo di trovare soluzione e sollievo per patologie invalidanti e degenerative.
A testimonianza del suo impegno anche la sua collaborazione con l’Università di Tianjin (Cina) da febbraio 2020 con lo scopo di aiutare i colleghi cinesi a debellare il virus ancora agli albori nella diffusione.
La cultura del dono e dell’aiuto al prossimo attraverso l’ossigeno-ozono terapia è nel DNA delle associazioni no profit Ozono Solidale Onlus e O3 for Africa Onlus, presiedute dal Dott. Antonio Carlo Galoforo. membro del Consiglio Direttivo S.I.O.O.T. (Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia) e impegnato da sempre nella diffusione dell’ossigeno ozono terapia a livello non solo nazionale, ma anche internazionale. Per avvicinare sempre più persone all’ossigeno ozono terapia e aiutare persone bisognose, Ozono Solidale Onlus organizza in ambito nazionale ambulatori solidali, dove è possibile accedere ai trattamenti necessari gratuitamente.
"Questo riconoscimento - commenta il Dott. Galoforo - è un ulteriore stimolo a proseguire l’attività sia in ambito solidale, ma soprattutto medico scientifico, al fine di aumentare la conoscenza dell’ozonoterapia, ma soprattutto al fine di mettere a punto protocolli sempre più efficaci che possano coinvolgere sia il sistema sanitario nazionale ma anche ambiti meno favorevoli come quello africano o dei paesi sottosviluppati".

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