Sardegna in fiamme: due focolai ancora attivi

(ANSA)
ORISTANO - Trema ancora l'Oristanese per le fiamme che hanno invaso l'area da ormai oltre due giorni. Sono ancora attivi due fronti del gigantesco rogo che nelle ultime ore ha devastato il Montiferru, raggiungendo anche l'Ogliastra. Due al momento gli incendi su cui stanno lavorando le squadre a terra composte dal Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari. Il primo a Santu Lussurgiu, focolaio che ha nuovamente preso vita oggi, su cui stanno lanciando bombe d'acqua due elicotteri della flotta regionale, due Canadair nazionali e altri due arrivati dalla Grecia. Il secondo rogo ancora attivo è quello di Suni-Bonarcado. In azione in questo caso due elicotteri regionali, due Canadair della flotta nazionale e due arrivati dalla Francia. 

"Abbiamo appena chiuso il nuovo bollettino di pericolo incendi per oggi e domani con codice giallo su tutta l'Isola e un'attenzione rinforzata sulle zone dove stiamo ancora operando - spiega - dal punto di vista meteo climatico assistiamo ad un un miglioramento dei parametri a contorno, cioè vento e temperature e non dovrebbe entrare il temuto maestrale". Se il vento non cambierà ancora direzione, come accaduto spesso in questi giorni le fiamme potrebbero essere sotto controllo come accade sulla costa occidentale, dove sono iniziate le operazioni di bonifica tra Trensuraghes e Porto Alabe.

Saranno necessari almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli ma anche ucciso animali ed è calamità con danni incalcolabili all'agricoltura negli oltre 20 mila ettari andati a fuoco, emerge da un monitoraggio della Coldiretti.

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