ROMA - Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono i leader politici che ispirano piu' fiducia agli elettori. Dietro di loro Zingaretti, Di Maio e Calenda. Tajani piu' di Renzi. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione preistratificato.
Salvini ha una fiducia del 31,6% (-0,1); Meloni 23,7 (+1,6).
Dietro di loro Zingaretti ha scavalcato Di Maio. Il segretario
del Pd + al 20,5; Di Maio al 20,1. Poi Calenda al 19,9%; Tajani
al 15,8 e Renzi all'11,1%.
LEGA GIÙ, PD-M5S IN CALO, FDI DOPPIA FI. CENTRODESTRA UNITO AL 47,7% PREVALE SU CENTROSINISTRA AL 31,1
Crolla la Lega, calano Pd e Cinquestelle, continua l'ascesa di Fratelli d'Italia che mette nel mirino il Movimento di Beppe Grillo e quasi doppia Forza Italia. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato.
In calo la Lega (al 24,6%) che perde dalle europee del 2019
9,7 punti; il Pd (20,8) che perde 1,9 punti. Fdi guadagna 7,5
punti rispetto alle europee e si assesta al 14%; quasi il doppio
rispetto a Forza Italia (7,8) che perde 1 punto. Il Movimento 5
stelle perde 1,7 punti ed e' al 15,4%.
Piu' Europa (1,6) perde 1,5 punti; i Verdi calano dello 0,8 e
raccolgono l'1,5% dei consensi. Sinistra italiana guadagna 0,1 e
arriva all'1,8%.
Il centrodestra unito (compreso lo 0,8% di Cambiamo di Toti)
e' al 47,7% e prevale nettamente sul centrosinistra al 31,1.
CALENDA SUPERA RENZI, TOTI, VERDI E SINISTRA
Azione di Carlo Calenda supera Italia Viva di Matteo Renzi, andandosi a collocare primo tra i partiti nati dopo le elezioni europee del 2019. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio. Azione, al 3,2%, supera Italia Viva ferma al 3. Calenda e'
cosi' sopra a tutti gli altri partiti minori: Toti ha lo 0,8%; i
Verdi l'1,5; Mdp 1%; Sinistra italiana 1,8.
CALENDA VALE IL TRIPLO SE ALLEATO PD
Azione di Carlo Calenda potrebbe valere il triplo se, alle elezioni, si presentasse alleato del Pd. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio. Alla domanda "Carlo Calenda e' il leader del movimento politico Azione. Lei pensa che potrebbe votarlo in un prossimo futuro o esclude di poterlo fare?" il 3,1% degli intervistati
risponde "si', in ogni caso". La percentuale raddoppia fino al
6,6 per la risposta "si', se si presentasse da solo (con
un'operazione di rottura e un posizionamento indipendente)".
Addirittura triplica se Calenda si alleasse al centrosinistra: il
9,6 degli elettori lo sceglierebbe "se si presentasse in alleanza
col Partito democratico all'interno dell'area di centrosinistra
(componente liberaldemocratica)".
Il totale dei disposti a votarlo e' il 19,3%; mentre il 68,6
dice "no".
Inoltre, il 28,9% degli intervistati e' convinto che "Carlo
Calenda ha maggiori possibilita' di risultare vincente e/o di
emergere politicamente e mediaticamente" se alleato del Pd e del
centrosinistra. La percentuale scende al 20,9 per un Calenda che
si presenta da solo.
Per quanto riguarda la fiducia calcolata su competenza,
credibilita' e capacita' di ricoprire un ruolo, Calenda e'
apprezzato a livello trasversale: 32,3% fra gli elettori del Pd,
dal 18,3% di quelli di Forza Italia e dal 15,9 di Fratelli
d'Italia.
FRONTE EUROPEISTA BATTE I SOVRANISTI
Tra gli italiani il fronte delle forze europeiste batte quello dei populisti-sovranisti: 37,1% a 32,8%.
È quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato.
Nel Pd il 79,8 degli europeisti; 38,1% nel M5S; 30,1% in Forza
Italia; 17,1% FdI e solo il 9,2 nella Lega di Salvini.
Per quanto riguarda i sovranisti-populisti, il 67,6% sono in
Fratelli d'Italia; 65,2% Lega e 47,3% in Forza Italia; il 23,3%
dentro il M5S e il 5,3% nel Pd .
SANITÀ REGIONALE, PROMOSSO SOLO NORD-EST
Bocciata dalla gestione dell'emergenza coronavirus, la sanita' regionale va cambiata. Soprattutto al Sud e nelle isole. Promossa solo quella del Nord-Est, che ha avuto nel Veneto la zona piu' colpita dal Covid-19. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire,
condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un
campione prestratificato.
Alla domanda "Parlando di sanita', anche dopo l'esperienza
Covid-19 non ancora conclusa, secondo lei la sanita' della sua
regione necessita di un cambio di politica, di gestione e di
organizzazione?" il 53,5% ha risposto si'; il 36,2 no. Gli
elettori che piu' chiedono cambiamento sono quelli del M5S
(64,6%); mentre per il 46,4% dei leghisti va bene cosi'.
Interessante il dato su base macroregionale. Chiedono un
cambiamento il 64,3% degli intervistati al Sud e il 73,3 nelle
isole. Solo il 27,3% nel Nord-Est, dove invece il 64,3% si
esprime per nessun cambiamento.
CRESCE FIDUCIA IN CONTE, AL 44,3%
Cresce, seppur di poco, la fiducia in Giuseppe Conte, che raccoglie consensi tra gli elettori del Pd, dei Cinque stelle ma anche di Forza Italia. Oggi la fiducia nel premier e' al 44,3%, con una differenza in piu' dello 0,3 rispetto all'ultima rilevazione. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione
preistratificato tra il 20 e il 21 maggio.
Il 94% degli elettori Cinquestelle ha fiducia in Conte; il 79,1 di quelli del Pd. In Forza Italia e' quasi un elettore su
quatro a fidarsi di Conte: 23,6%.
Il governo gode di una fiducia del 34,8%; in calo dell'1,2.
ITALIANI PREOCCUPATI DA LAVORO E TASSE
Il lavoro, il rilancio dell'economia e gli aiuti alle imprese, la riduzione delle tasse. E' l'economia, nelle sue tante sfaccettature, il tema che piu' preoccupa gli italiani in questo momento. E' quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall'agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.
Alla domanda 'al di la' della sanita' e degli aspetti sanitari
legati al Covid-19, qual e', in questo momento, la sua maggiore
preoccupazione che dovrebbe essere inserita nell'agenda del
governo? Quale argomento dovrebbe essere trattato
prioritariamente dal governo?' gli intervistati hanno risposto
"il lavoro" nel 38,5% dei casi; "il rilancio dell'economia e gli
aiuti alle imprese" in 24 su 100; il 23,9% "la riduzione delle
tasse". Erano ammesse risposte multiple.
Scivolano in basso argomenti che per settimane sono stati piu'
'caldi' come "l'immigrazione e la gestione degli sbarchi" che
preoccupa l'8,8% degli intervistati o "il reddito di
cittadinanza" al 3,4.
Gli elettori piu' preoccuapati dal lavoro sono quelli del
Movimento cinque stelle: qui la percentuale arriva al 47,8%. Al
Sud (42,4%) e nelle isole (47,5%) i cittadini che mettono il
lavoro al primo posto dei pensieri.
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