Sri Lanka, paese sotto choc: vittime salgono a 290

COLOMBO - Il giorno dopo la strage in Sri Lanka, costata la vita a 290 persone, è caccia ai colpevoli. Sono sette gli attentatori kamikaze che ieri hanno compiuto la carneficina, secondo un funzionario del governo che si occupa delle indagini forensi degli attacchi. Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco - quello all'hotel Shangri-La di Colombo - gli attentatori erano due.

Secondo la Bbc al momento sono 24 le persone sospette arrestate nell'ambito delle indagini.

Le otto esplosioni hanno colpito chiese e hotel, tra la capitale Colombo e un'altra città del Paese, facendo almeno 290 morti e oltre 500 feriti. Tra le vittime ci sono anche almeno 36 stranieri, fra cui anche cittadini americani, britannici, olandesi e indiani, un cinese, un giapponese e un portoghese.

La Farnesina ha confermato in un tweet che l'unità di crisi è al lavoro, insieme all'Ambasciata d'Italia "per effettuare verifiche". Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225

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