Bce: "La manovra italiana pesa sul deficit dell'Eurozona"

FRANCOFORTE - "La manovra italiana pesa sul deficit dell'Eurozona" si legge nella nota della Banca Centrale Europea nel suo bollettino mensile, l'ultimo del 2018.

"Rispetto all'esercizio dello scorso settembre, le prospettive relative al disavanzo delle amministrazioni pubbliche dell'area dell'euro per i prossimi due anni sono peggiorate. Il più elevato disavanzo è in parte il risultato di un notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto in Italia, in seguito all'espansione fiscale inserita nei documenti programmatici di bilancio che violerebbe gli impegni presi nell'ambito del Patto di stabilità e crescita. Per l'area dell'euro, tale peggioramento si riflette in un lieve aumento della spesa primaria e una più ridotta componente ciclica. E' particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti rispetto al Patto di stabilità e crescita si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato, necessario il proseguimento degli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche nel pieno rispetto del Psc. In particolare, nel caso dei paesi con elevati livelli di debito, sono indispensabili ulteriori sforzi di consolidamento per imprimere all'incidenza del debito una solida dinamica discendente, poiché il forte indebitamento rende tali Stati vulnerabili a eventuali futuri episodi di flessione economica o di instabilità dei mercati finanziari. Desta preoccupazione il fatto che la conformità al patto di stabilità è più debole nei Paesi più vulnerabili agli shock. In effetti, secondo le proiezioni della Commissione europea, la maggior parte dei paesi che non hanno ancora conseguito posizioni di bilancio solide è venuta meno agli impegni assunti nell'ambito del Psc nel 2018 ed è a rischio di mancata conformità anche per il 2019. Il calo del rapporto tra debito e Pil per l'aggregato dell'area dell'euro dovrebbe proseguire. Secondo le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell'Eurosistema a dicembre, il rapporto tra debito aggregato delle amministrazioni pubbliche e Pil per l’'rea dell'euro dovrebbe scendere dall'86,8% del 20176 al 79,0% nel 2021. La prospettata riduzione del debito pubblico è sostenuta sia dai differenziali negativi fra tassi di interesse e tassi crescita, sia dagli avanzi primari. I raccordi disavanzo-debito dovrebbero compensare alcuni di questi effetti. Nell'orizzonte di proiezione, il rapporto tra debito pubblico e Pil dovrebbe ridursi o stabilizzarsi sostanzialmente in tutti i paesi dell'area, sebbene in alcuni di questi sia previsto che continui a superare ampiamente il valore di riferimento del 60% del Pil. Rispetto all'esercizio dello scorso settembre il calo del rapporto tra debito e Pil per l'aggregato dell'area dell'euro dovrebbe essere lievemente più contenuto a causa del più debole andamento dell'avanzo primario".

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