Ungheria, plebiscito per Orban

(Reuters)
Nuovo trionfo elettorale per Fidesz, il partito conservatore del premier ungherese Viktor Orban. Secondo i risultati parziali delle elezioni legislative, con il 75% dei voti scrutinati, Fidesz conquisterebbe 134 seggi, il che significa non solo certezza della maggioranza assoluta, ma anche possibilità di raggiungere la maggioranza di due terzi dell'Assemblea nazionale, il Parlamento unicamerale composto da 199 membri.

Una vittoria così larga di consensi che alla vigilia era anche inimmaginabile, anzi gli analisti avevano messo in dubbio anche la certezza della maggioranza assoluta. Nel 2011 la maggioranza superiore ai due terzi consentì a Orban di modificare la Costituzione dimezzando il numero di parlamentari.

Gli ungheresi sono andati in massa alle urne. Alle 18.30 l'affluenza era del 68,1%, nove punti sopra il dato del 2014, e quasi tre ore dopo la chiusura ufficiale alcuni seggi erano ancora aperti per smaltire le code e permettere a tutti di votare. Orban si è scontrato con le istituzioni Ue per il suo no al programma di redistribuzione dei rifugiati e per il suo atteggiamento considerato illiberale verso la società civile, tanto da valergli il soprannome di 'Viktator', mentre ha raccolto apprezzamenti da altri politici nazionalisti e dall'estrema destra, che lo guardano come fonte d'ispirazione.

La campagna elettorale del premier uscente è stata incentrata in particolar modo sul contrasto all'immigrazione, con gli attacchi al miliardario statunitense di origini ungheresi George Soros e alle organizzazioni da lui finanziate, accusati di promuovere l'immigrazione musulmana e africana di massa in Europa per minarne l'identità cristiana. È stato il principale difensore della chiusura delle frontiere europee e di un muro con cui blindarle dall'ingresso dei migranti. 

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