Teheran, la capitale iraniana sotto attacco al Parlamento e al Mausoleo di Khomeini

di BEATRCE GALLUZZO - Due attacchi terroristici coordinati hanno scosso la mattinata nella capitale iraniana, Teheran. Un primo attentato è avvenuto al Majlis, il Parlamento iraniano; un secondo invece al mausoleo dedicato all’Ayatollah Khomeini, leader della Rivoluzione del 1979.
Nel Parlamento sono entrati quattro uomini armati di fucili e pistole, uno di essi si è fatto esplodere al quarto piano dell’edificio. Il bilancio, per ora, è di sette vittime, ma probabilmente è destinato a salire. Sono state prese in ostaggio quattro persone;  uno degli attentatori ha imbracciato un fucile e aperto il fuoco nelle vicinanze, in piazza Baharestan. Uno degli assalitori è stato catturato. Questi sono i dettagli trapelati al momento.

Circa un’ora e mezzo più tardi degli avvenimenti del Mejlis, tre diversi attentatori sono penetrati nel mausoleo, che si trova nella parte sud di Teheran. Qui, una donna armata di cintura esplosiva e un secondo uomo si sarebbero fatti esplodere, causando almeno altre due vittime. Le fonti, però, non sono state ancora confermate. La tv di Stato iraniana ha riportato una comunicazione del ministro dell’intelligence secondo cui sarebbe stato pianificato anche un terzo attacco, sventato dalle forze di sicurezza.

Sia un caso che l’altro sono stati rivendicati dall’Isis, attraverso la sua agenzia stampa, Amaq. Secondo quanto riportato dal Guardian, a marzo di quest’anno il Califfato avrebbe rilasciato un video in lingua persiana in cui dichiarava che “avrebbe conquistato l’Iran per restaurare la nazione musulmana sunnita che era prima”. L’Isis infatti si compone per la massima parte di jihadisti sunniti. Gli sciiti iraniani sono tacciati di apostasia e accusati di aver perseguitato la comunità sunnita per secoli.

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