Trump licenzia Comey, capo Fbi che indaga sul caso Russagate.


di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Con effetto immediato il Presidente statunitense Donald Trump è riuscito a licenziare il capo dell'FBI James Comey, così da poter nominare a suo piacimento un nuovo capo. Comey era stato nominato nel 2013 dall'ex Presidente Barack Obama, e aveva affrontato le polemiche sorte a fine campagna elettorale, per la sua gestione dell'e-mail riguardanti Hillary Clinton, scontrandosi con le opinioni di Trump.
Il licenziamento del capo dell'Fbi è arrivato in un momento delicato per la polizia federale americana, che sta seguendo un'inchiesta sulle presunte interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali dello scorso 8 Novembre 2016. L'opposizione democratica ha subito chiesto la nomina di un procuratore speciale, per finire il lavoro iniziato da Comey nel Russiagate e non compromettere così le indagini. La decisione di Trump è certamente lecita, ma politicamente controversa. 

Nella lettera che è stata consegnata a mano a Comey, il tycoon ha scritto " Pur apprezzando notevolmente il fatto che mi avete fatto sapere, in tre diverse occasioni, che non sono sotto inchiesta, non posso che concordare con il dipartimento di Giustizia: Lei non è in grado di guidare in modo efficace il bureau". Il motivo apparente è che Comey ha violato i principi dello stesso dipartimento per le inchieste sulla e-mail. Lo stesso Trump durante la campagna elettorale ha lodato l'operato dell'allora capo dell'Fbi, che nel luglio 2016 durante un indagine riguardante l'uso di un server privato da parte della Clinton, ex segretario di Stato di Obama, ha dichiarato che non sarebbe stata incriminata, malgrado il comportamento imprudente. Secondo il vicesegretario alla Giustizia Rod Rosenstein, Comey ha scavalcato per quella vicenda, l'allora segretario alla Giustizia Loretta Lynch. Rosenstein ha dichiarato che "La reputazione e la credibilità dell'Fbi hanno sofferto un danno notevole e ciò ha condizionato tutto il dipartimento di Giustizia".

Le critiche verso questa decisione sono sostenute da James Clapper, ex capo dell'intelligence Usa, che ha dichiarato "l'addio di Comey è una grande perdita per l'Fbi". Per i democratici questo è un "grande errore" e molti si chiedono il perché di questo licenziamento, ora e non quando il 45esimo Presidente degli Stati Uniti si è insediato alla Casa Bianca. L'opinioni pubblica teme un insabbiamento delle indagine sul legame Trump-Russia durante le elezioni.

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