Papa Francesco in visita a Carpi e Mirandola dopo 5 anni dal sisma


di ILEANA CIRULLI - Con il suo elicottero, Papa Francesco, ieri, è atterrato nel campo di rugby intitolato a Dorando Pietri, venendo accolto dal vescovo di Carpi, Francesco Cavina e dal sindaco della cittadina romagnola, Alberto Bellelli. Da lì ha raggiunto con l'auto papale Piazza Martiri, attraversando due ali di folla che lo hanno accolto con un lungo applauso. In mattinata, il Pontefice ha celebrato la santa messa sul sagrato della Cattedrale, la parrocchia di Sant’Agata, inaugurata sabato scorso dopo la ricostruzione post-sisma, e vi hanno partecipato più di 60 mila persone. Con il Papa hanno concelebrato i vescovi dell'Emilia Romagna e l'arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Zuppi. Molti fedeli sono arrivati a Carpi già prima delle tre del mattino, mentre altri si erano accampati nella piazza dalla mezzanotte, ma le prime file sono state riservate alle persone con disabilità, bambini, scout e associazioni cattoliche, che sventolavano bandiere e striscioni con su scritto "Grazie Francesco". Il Pontefice, nell'omelia ha detto: "Non lasciamoci imprigionare dalla tentazione di rimanere soli e sfiduciati, a piangerci addosso. C'è chi si lascia chiudere nella tristezza e chi si apre alla speranza, c'è chi resta intrappolato nelle macerie della vita e chi, come voi, con l'aiuto di Dio solleva le macerie e ricostruisce con pazienza la speranza". Nel pomeriggio il Papa si è trasferito a Mirandola dove ha visitato il Duomo, ancora inagibile dopo il sisma del 2012, tenendo un discorso per i suoi fedeli: "Ho voluto lasciare sopra l'altare del duomo un mazzo di fiori, in memoria di quelli che ci hanno lasciato nel terremoto”.

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