Sole 24 Ore, perquisizioni e dieci indagati. Giornalisti in sciopero contro il direttore

(Foto IL MESSAGGERO)

di MARCO MONGELLI -  L'inchiesta sul rosso di bilancio dell'editrice del Sole 24 Ore, di proprietà di Confindustria, ha degli indagati. La procura ha ordinato perquisizioni, già eseguite dal Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, nei confronti di Benito Benedini, ex presidente del Gruppo editoriale, Donatella Treu, ex amministratore delegato, e Roberto Napoletano, direttore del quotidiano economico.

Il fascicolo, assegnato al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e al sostituto Gateano Ruta, è aperto per il reato di false comunicazioni sociali. Altri dirigenti del gruppo, e di società partner, sono indagati invece con l'accusa di appropriazione indebita. In questo secondo filone i fari sono puntati invece sulla società Di Source Limited, che avrebbe 'pompato' gli abbonamenti digitali.

I giornalisti hanno annunciato dopo un'assemblea straordinaria uno sciopero che "si protrarrà fino alle dimissioni del direttore": 142 i favorevoli, solo 4 i no e 10 gli astenuti.

Il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano ha intanto formalizzato la sua richiesta di autosospensione inviando una lettera al consiglio di amministrazione del Gruppo editoriale. Il cda, che è in programma per domani pomeriggio, valuterà la situazione.

L'ultima semestrale del Gruppo si è chiusa con un buco di 50 milioni. E il valore delle azioni è crollato a poco più di 30 centesimi, portando in sette anni a una perdita del 95 per cento del valore. Il sospetto - sollevato da più esposti, presentati dall'associazione di consumatori Adusbef e da alcuni giornalisti del Sole24Ore - è che almeno a partire dal 2012 i dati di diffusione del quotidiano siano stati gonfiati, di modo da falsare il mercato pubblicitario. In particolare, acquisti fittizi di oltre 100mila abbonamenti digitali sarebbero stati fatti da società in qualche modo riconducibili a manager ed ex manager del gruppo, fra cui l'anonima britannica Di Source Limited. Nei mesi scorsi, su indicazione dei pm, la guardia di finanza aveva acquisito documentazione dalla società di consulenza Kpmg, incaricata di certificare i bilanci del gruppo editoriale di Confindustria. Un'indagine parallela a quella della procura è stata aperta anche dalla Consob.

Sempre nell'ambito dell'inchiesta, lo scorso novembre la procura di Milano ha sentito Mauro Bini, professore ordinario della Bocconi, incaricato per anni dal Gruppo 24 Ore di svolgere gli impairment test (la valutazione degli attivi). Secondo uno dei tre esposti presentati alla Consob dal giornalista Nicola Borzi, l'ultima perizia di Bini sul patrimonio dell'editrice "avrebbe dato un esito iniziale negativo, nel senso che avrebbe evidenziato una svalutazione patrimoniale nell'ordine dei 50 milioni, di dimensioni comunque tali da intaccare sensibilmente il patrimonio societario" e, per tenere nascosto il crollo patrimoniale, "esponenti di rilievo e dirigenti del gruppo avrebbero chiesto all'estensore o a terzi di rivedere i risultati di questa perizia in senso non pregiudizievole alla propria stabilità patrimoniale".

La società interviene con una nota: “Con riguardo alle iniziative assunte in data odierna dall'Autorità giudiziaria di Milano, i nuovi vertici del Gruppo 24 ORE - impegnati come noto nell'azione di risanamento e di rilancio della società - ribadiscono la propria volontà a fornire agli organi inquirenti la massima collaborazione per l'accertamento dei fatti, confermando che agiranno con determinazione a tutela degli interessi della società”.

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