Budget in aumento per le aziende italiane che investono nell’industria 4.0


di MARCO MONGELLI - La metà delle imprese italiane prevede di destinare oltre il 10% dei propri ricavi agli investimenti in tecnologie, il 40% investirà tra l'11 e il 25%, il rimanente 10% prevede di destinare oltre il 26% del fatturato alla modernizzazione. Questi i «buoni propositi» del manifatturiero italiano che emergono dall’Osservatorio MECSPE, realizzato da Senaf in occasione della manifestazione dedicata alle Pmi della meccanica e della subfornitura, ospitata a Fiere di Parma.

L'’Incremento di budget, spiegano i curatori della ricerca, è giustificato anche dal maxi piano di sostegno agli ammortamenti previsto dal ministero dello Sviluppo nell'ambito del piano Industria 4.0. Grazie al sostegno del Governo, nel giudizio dell'Osservatorio MECSPE, la prospettiva di un manifatturiero italiano 4.0 è in netto miglioramento, anche se il 55,1% degli intervistati conferma che la strada è ancora lunga e che si tratta di un traguardo ancora lontano. La metà delle imprese intervistate nel campione di Senaf afferma però di possedere una strategia e una visione d'insieme chiara sul proprio futuro come «fabbriche intelligenti» e su come integrare le tecnologie 4.0 nei propri processi per ottimizzare la produzione.

Secondo l'Osservatorio MECSPE, le Pmi della meccanica e della subfornitura hanno archiviato un 2016 caratterizzato da fatturati in crescita (lo dichiara quasi la metà del campione) e una situazione positiva sul fronte dell'occupazione (numero di addetti invariato per il 44%, il 46,8% ha assunto nuovo personale). Ottime anche le prospettive per l'anno in corso: il 56,6% prevede un incremento del fatturato, il 49,8% si attende una situazione occupazionale stabile, il 46,2% punta sulla crescita.

Per quanto riguarda le scelte legate al 4.0, l'approccio sembra, però, ancora «tradizionale»: le Pmi intervistate che hanno introdotto nuove tecnologie abilitanti dichiarano di avere puntato soprattutto sulla sicurezza informatica (30,6%), a seguire la robotica (20,7%), la meccatronica (20,1%), il cloud computing (16,5%) e la simulazione (16,2%). Durante il 2017, però, sarà l'IoT a godere degli investimenti maggiori, con un incremento del 12% rispetto alla situazione attuale.

L’integrazione di queste tecnologie nei processi produttivi porterà vantaggi soprattutto dal punto di vista dell'ottimizzazione del controllo della qualità dei processi (ne è convinto il 79% delle imprese intervistate). A seguire il controllo in real time della supply chain (50%), il monitoring da remoto (38,6%), l'ottimizzazione dei consumi energetici (35%).

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