di LOREDANA CAVALLO - Dj Fabo, ossia Fabiano Antoniani, ha deciso di andare a morire in Svizzera, dopo un lungo percorso da cieco e paraplegico durato tre anni, accompagnato al suicidio assistito da Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. È proprio questi che ha annunciato sui social il decesso del dj alle 11.40.
Fabo, dopo il terribile incidente stradale del 13 giugno 2014 non ce la faceva più a vivere in un letto, come lo definiva lui "una gabbia" da cui non sarebbe più uscito, dove si è sentito soffocare e piano piano ha maturato l'idea di lasciarsi morire.
Ma non in Italia, nel suo paese natio, era arrabbiato e deluso Fabo in quanto non c'è una legge che prevede il testamento biologico; ha anche scritto una lettera a Mattarella per dirgli che sarebbe andato in un Paese non suo dove avrebbe messo fine al suo dolore infinito.
Fabo, dopo il terribile incidente stradale del 13 giugno 2014 non ce la faceva più a vivere in un letto, come lo definiva lui "una gabbia" da cui non sarebbe più uscito, dove si è sentito soffocare e piano piano ha maturato l'idea di lasciarsi morire.
Ma non in Italia, nel suo paese natio, era arrabbiato e deluso Fabo in quanto non c'è una legge che prevede il testamento biologico; ha anche scritto una lettera a Mattarella per dirgli che sarebbe andato in un Paese non suo dove avrebbe messo fine al suo dolore infinito.
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