Privacy a rischio: ricercatore americano scopre una falla all'interno di Whatsapp


di ileana Cirulli - Da un recente studio condotto da Tobias Boelter, ricercatore esperto in crittografia e sicurezza all'Università di Berkley, California, è emersa l'esistenza di una "backdoor" - una vulnerabilità utilizzata per bypassare i sistemi di sicurezza - nella chat di Whatsapp. Tutto ciò avviene alle spalle degli utenti. Il 5 aprile dell'anno scorso, Jan Koum, il cofondatore della suddetta applicazione di messaggistica istantanea, aveva comunicato con un post ufficiale sul blog dell'azienda l'introduzione della crittografia "end to end", assicurando che tramite questo procedimento tutti i messaggi vengono trasformati in codici, rendendoli leggibili solo agli interlocutori.
Secondo Boelter, però, proprio nel modo in cui è stato concepito questo protocollo di crittografia vi è la vulnerabilità, questa specie di "porta segreta" che inibisce la privacy di ciascuno degli utenti di Whatsapp - oltre un miliardo.
Tutto ciò permette a Facebook - che ha acquistato la piattaforma di messaggistica per 22 miliardi di dollari nel 2014 - e potenzialmente a terzi di accedere al contenuto di ogni singola chat. Il ricercatore americano ha affermato di aver segnalato a Facebook l'esistenza di questa falla, ma da parte dell'azienda non sarà attuato alcun provvedimento.
Ad ogni modo, Whatsapp ha rassicurato al Guardian di non avere intenzione di fornire alcuna backdoor, che sarebbe stata determinata soltanto da una scelta in fase progettuale, per impedire la dispersione di milioni di messaggi.

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