Galletti: "Troppa demagogia sulle trivelle"

"Se voterò, voterò no". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in un'intervista al Sole 24 Ore in merito al referendum del 17 aprile sulla durata dell'utilizzo delle piattaforme petrolifere già attive in mare entro le 12 miglia dalla costa.
"Trovo che questo referendum non abbia ragione - spiega Galletti -. Il problema oggi, ricordo a tutti, non è quello di non estrarre petrolio ma di consumarne meno, di là dalla demagogia e dall’ipocrisia. Per inquinare meno bisogna consumare meno petrolio e meno gas, e in ciò l’impegno del Governo è fortissimo.
Lei ha appena detto: la posizione 'no triv' è demagogia e ipocrisia. Non permetterò che il tema ambientale venga utilizzato in maniera demagogica da coloro che vogliono bloccare il processo riformatore del nostro Paese".
"Il Paese oggi è spaccato in due. C’è chi vuole le riforme. E c’è chi invece si oppone a qualsiasi cambiamento. Questo Governo sta dimostrando per la prima volta che le riforme in Italia si possono fare - sottolinea il ministro -: abbiamo fatto la riforma del lavoro, quella della scuola, fra qualche settimana approveremo in via definitiva la riforma costituzionale. E i risultati si vedono; in un contesto economico globale di grande incertezza l’Italia tiene, lo dicono i numeri. L’occupazione aumenta e la crescita economica per la prima volta dopo anni è positiva. Non ci fermeremo".
Per Galletti "è possibile fare politiche ambientali corrette e proteggere l’ambiente promuovendo uno sviluppo sostenibile dell’economia. Lo vediamo nel mondo, come sta cambiando l’economia. In questi due anni l’abbiamo fatto anche noi. Semplificando le norme, ma introducendo anche una normativa sugli ecoreati (meno regole ma più controlli e sanzioni più severe), l’abbiamo fatto investendo in ambiente (penso al dissesto idrogeologico, penso alla depurazione delle acque dove purtroppo abbiamo ancora un ritardo nell’applicazione delle normative europee nonostante gli sforzi, penso al settore dei rifiuti dove dalla nuova regolazione ci aspettiamo un efficientamento del sistema)".
Inoltre per il ministro dell'Ambiente "l’effetto serra non si combatte fermando le piattaforme in Italia ma consumando meno energia. Ricordo qualche numero sul lavoro in corso: abbiamo destinato 350 milioni alle Regioni per ammodernare i mezzi pubblici, 900 milioni sull’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati, la proroga dell’ecobonus. Uscirà a giorni il bando di 35 milioni per la mobilità sostenibile dei Comuni".

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