Claudio Regeni: "Dobbiamo lottare insieme per portare avanti i valori di Giulio"

"Ringraziamo tutti per l’affetto, per la vicinanza da tutta Italia, siamo qui per dire che vorremo continuare a lottare insieme per portare avanti i valori e gli ideali di Giulio" ha dichiarato il padre di Giulio Regeni, Claudio, ricordando il percorso di vita del figlio nel corso di una conferenza stampa al Senato organizzata dal senatore Luigi Manconi, presidente della commissione per i Diritti umani.
"Quello che è successo a Giulio non è un caso isolato, come è stato detto dal governo egiziano" ha dichiarato invece la mamma di Giulio, Paola Regeni "E' dal nazifascismo che in Italia non ci troviamo in una situazione di tortura che è successa a Giulio, ma lui non era in guerra, era andato a fare ricerca e invece è morto ucciso e torturato, quando ho visto il suo volto ho pensato che tutto il male del mondo si era riversato su lui, continuerò a chiedere sempre ‘verità per Giulio’".  
"Tutti i documenti mostrati dall’Egitto, tranne quelli d'identità, non sono di Giulio; probabilmente il portafogli mostrato non è il suo" ha detto Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Regeni "Noi stiamo collaborando con la Procura, ma purtroppo le investigazioni le stanno facendo solo al Cairo. Tutti gli amici di Giulio stanno mettendo a disposizione computer e cellulari e non pensiamo che il 5 aprile l’Egitto ci consegnerà il colpevole. Si tratta di investigatori di polizia, non di membri della Procura che verranno in Italia, non ci aspettiamo l’ultima parola ma vogliamo che l’attenzione rimanga altissima, che questa mobilitazione non smetta mai". 

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