Inps: parte il nuovo modello di servizio

L’Inps presenta ai dirigenti dell’Istituto il nuovo modello di servizio e le strategie per metterlo in atto, a partire dai nuovi assetti organizzativi. Il nuovo modello di fornitura dei servizi si articola su tre principi cardine. Centralità dell’utente: fornitura di prestazioni sociali secondo un approccio consulenziale, personalizzato e proattivo basato sui potenziali bisogni specifici degli utenti. L’obiettivo è di rendere l’Istituto non solo erogatore di servizi a richiesta ma il principale consulente dei cittadini, dei lavoratori e delle aziende sui temi dell’assicurazione sociale e dell’assistenza, sviluppando ulteriormente la relazione diretta con l’utenza. A questo fine è prevista la creazione di un fascicolo unico per ogni utente che contenga la sua storia contributiva e tenga traccia della sua interazione con l’Istituto.

Digitalizzazione e multicanalità: evoluzione multicanale, con forte presenza territoriale, e digitale del rapporto con gli utenti che preveda la creazione di una nuova interfaccia web personalizzata e modalità più efficaci di interazione con gli intermediari, oltre al potenziamento dello scambio di flussi informativi con altre pubbliche amministrazioni.

Riduzione dei costi e incremento della performance: riduzione dei costi di funzionamento attraverso lo spostamento dell’erogazione dei servizi dai canali fisici ai canali digitali e aumento del contributo dell’Istituto alla riduzione del debito pubblico. La transizione verso il nuovo modello di servizio è prevista svolgersi nell’arco di tre anni.

La nuova struttura organizzativa prevede: Accentramento e chiara separazione tra le funzioni di governo, di competenza della sede centrale Inps, e funzioni di fornitura dei servizi, sulle quali si dovranno concentrare le sedi regionali, provinciali e locali dell’Istituto; Assegnazione di responsabilità centrali di disegno e indirizzo del servizio e territoriali a presidio della fornitura dei servizi; Unitarietà del processo di pianificazione strategica, budget, contabilità e bilancio; Gestione centralizzata delle leve di costo in ottica di generazione di economie di scala e sfruttamento delle sinergie. Nello specifico, il nuovo organigramma dell’Istituto prevede la razionalizzazione della cosiddetta “prima linea” di dirigenza passando da 48 a 10 direzioni centrali a diretto riporto del direttore generale. Delle dieci direzioni, sei avranno funzioni di coordinamento. Entro il mese di febbraio decadranno gli attuali incarichi di dirigenza e partiranno gli interpelli interni per l’assegnazione delle nuove funzioni di direzione.

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