Natale 2015: spesa destinata ai regali +5%

Per il Natale di quest'anno si spenderà il 5% in più a testa rispetto all'anno passato. E' quanto emerge dell'indagine sui consumi natalizi realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research. Gli italiani regaleranno in prevalenza generi alimentari, capi d'abbigliamento, giocattoli e giochi per bambini, libri, prodotti per la cura della persona, vino, calzature, telefoni cellulari e smartphone. I generi alimentari si confermano anche quest'anno la tipologia di regalo più diffusa: il 74,7% dei rispondenti ha affermato che effettuerà un regalo di questo genere. I prodotti o comunque gli apparati di tipo elettronico (sommando insieme computer, stampanti, scanner, telefoni cellulari, smartphone, tablet, etc.) saranno regalati dal 44,3% dei consumatori. Gli acquisti per i regali di Natale saranno effettuati in prevalenza per i propri famigliari e per le "altre persone di famiglia".
Il 92,5% dei consumatori stanzierà un budget non superiore ai 300 euro per i regali di Natale. Nel dettaglio sono aumentati nel 2015 coloro che dichiarano di essere intenzionati a spendere tra i 100 e i 300 euro, essendo il 62,4% contro il 61,9% dello scorso anno. In leggero aumento del resto anche la spesa media nel 2015 che è risultata pari a 166 euro, contro i 158 euro dello scorso anno. Il 51,1% pagherà i propri acquisti prevalentemente in contanti, il 27,1% in prevalenza tramite bancomat ed il 21,8% in prevalenza con la carta di credito. I punti vendita della grande distribuzione (75,3%) ed i negozi tradizionali (56%) restano i canali destinati ad accogliere il maggior numero di consumatori intenti ad effettuare i propri acquisti di Natale. Il vero fenomeno del Natale 2015 è il ricorso da parte dei consumatori al commercio elettronico per l'effettuazione degli acquisti per i regali. Gli italiani che ricorrevano al web per effettuare i regali di Natale erano soltanto il 3,8% nel 2009, nel 2012 la percentuale era salita al 28,3%, oggi l'acquisto sul web interesserà il 39,6% dei consumatori.

Posta un commento

0 Commenti