"Voglio tranquillizzare Renzi che vedevo un po' incerto ieri sera nell'intervista di Lilli Gruber. 'Stai sereno Renzi sono stato assolto'". Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, intervenuto in conferenza stampa, passa al contrattacco dopo la sua assoluzione e quella del consulente, Gioacchino Genchi, da parte della terza corte di appello di Roma dall'accusa di abuso d'ufficio in relazione alla vicenda dell'acquisizione di tabulati telefonici di politici, nell'ambito dell'inchiesta "Why Not", quando De Magistris era pubblico ministero a Catanzaro.
"Alcuni esponenti dell'attuale Governo sono arrivati al punto di pignorare lo stipendio con il quale vengo remunerato per l'attività di sindaco. Uno di questi è il sottosegretario Gozzi, uno degli esponenti di punta del governo Renzi". "Ancora oggi - continua il primo cittadino partenopeo - leggo di polemiche, voglio spiegare a tutti che non mi sono avvalso della prescrizione, altrimenti il processo durava un minuto. Siano tutti tranquilli. Sono stato assolto". "Quando mi sono candidato a sindaco la Legge Severino non c'era, poi non è che la butto al mare". "Si è arrivato a chiamare Why not il processo contro di me - continua De Magistris - quando Why not era il processo che stavo facendo io a Catanzaro, una sovversione della verità storica. Credo che è stata ristabilità la Costituzione attraverso la sovranità popolare".
"Dopo sette anni in cui in ogni dibattito, in ogni trasmissione televisiva mi hanno detto di tutto e di piu' - attacca De Magistris - oggi almeno una parte di calvario è finita. Oggi mi sento piu' forte, vado avanti per la mia strada perchè nel Paese ci sono ancora donne e uomini che ci fanno credere nelle istituzioni, come i giudici onesti e coraggiosi in cui mi sono imbattuto ieri. Nel nostro Paese ancora troppo grande è la distanza tra la legalità formale e la giustizia. Il nostro compito, nel nostro piccolo è eliminare le istituzioni dal marcio e cacciare la mafia dallo Stato".
"Alcuni esponenti dell'attuale Governo sono arrivati al punto di pignorare lo stipendio con il quale vengo remunerato per l'attività di sindaco. Uno di questi è il sottosegretario Gozzi, uno degli esponenti di punta del governo Renzi". "Ancora oggi - continua il primo cittadino partenopeo - leggo di polemiche, voglio spiegare a tutti che non mi sono avvalso della prescrizione, altrimenti il processo durava un minuto. Siano tutti tranquilli. Sono stato assolto". "Quando mi sono candidato a sindaco la Legge Severino non c'era, poi non è che la butto al mare". "Si è arrivato a chiamare Why not il processo contro di me - continua De Magistris - quando Why not era il processo che stavo facendo io a Catanzaro, una sovversione della verità storica. Credo che è stata ristabilità la Costituzione attraverso la sovranità popolare".
"Dopo sette anni in cui in ogni dibattito, in ogni trasmissione televisiva mi hanno detto di tutto e di piu' - attacca De Magistris - oggi almeno una parte di calvario è finita. Oggi mi sento piu' forte, vado avanti per la mia strada perchè nel Paese ci sono ancora donne e uomini che ci fanno credere nelle istituzioni, come i giudici onesti e coraggiosi in cui mi sono imbattuto ieri. Nel nostro Paese ancora troppo grande è la distanza tra la legalità formale e la giustizia. Il nostro compito, nel nostro piccolo è eliminare le istituzioni dal marcio e cacciare la mafia dallo Stato".
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