Lavoro: nel primo semestre crescono le assunzioni a tempo indeterminato

Nel primo semestre aumenta, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+252.177), rimangono sostanzialmente stabili i contratti a termine mentre si riducono le assunzioni in apprendistato (-11.500). E' quanto emerge dai dati resi noti dall'Inps, secondo cui nel primo semestre la variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.815.242 e 2.177.002, è di 638.240; nello stesso periodo dell'anno precedente è invece stata di 393.658. Nei primi sei mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 952.359, il 36% in più rispetto all'analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le "trasformazioni" degli apprendisti, sono state 331.917 (l'incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è del 30,6%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati è passata dal 33,6% dei primi sei mesi del 2014 al 40,8% dei primi sei mesi del 2015. La distribuzione dei nuovi rapporti di lavoro per qualifica presenta, nel periodo 2015 in esame rispetto al 2014, un leggero aumento della quota di impiegati, che passa dal 22,6% al 23,6%. In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014. Nel primo semestre del 2015, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni mensili inferiori a 1.000 euro diminuisce di 1 punti, passando dal 6,3% al 5,3%; analoga diminuzione si riscontra nella fascia retributiva immediatamente superiore (1.001-1.250 euro), la cui incidenza passa dall'8,8% del 2014 all'8,1% del 2015. Risulta sostanzialmente stabile il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni comprese nella fascia superiore (1.251-1.500 euro e 2.501-3.000), mentre aumenta di circa il 2%il numero dei rapporti che si collocano nelle fasce retributive che vanno da 1.501 a 2.500 euro.

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