Boschi: "Decreti fiscali a giugno, sulla riforma della scuola fiducia estrema"

ROMA. "Entro giugno arriveranno anche gli ultimi decreti fiscali. Il lavoro sta procedendo con grande efficacia". Lo dichiara il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, in un'intervista al Sole 24 Ore in edicola oggi. Quanto al Jobs Act, "al primo consiglio di giugno porteremo gli ultimi decreti che mancano - sottolinea il ministro -. Tempi un po’ più lunghi, ovviamente, per la riforma della P.A., ma qui dobbiamo aspettare l’approvazione della legge in Parlamento. Poi i decreti saranno varati con grande rapidità perché già ci stiamo lavorando".

A una domanda sulla sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni, la Boschi risponde così: "Ormai non c’è altro da commentare. La Corte si è pronunciata. Il governo ha fatto il proprio lavoro e, grazie al ministro Padoan, la soluzione è stata individuata. Restituiamo 2,2 miliardi agli italiani".
"La sentenza della Corte non obbliga a restituire tutto. Si limita ad affermare che le modalità del blocco dell’indicizzazione adottato dal governo Monti non erano legittime. Noi siamo intervenuti subito - aggiunge -. E ci sono quasi 4 milioni di pensionati che vedranno arrivare dei soldi. Diamo e non togliamo".

Sul tema delle riforme, il ministro si dice fiducioso: "L’accordo c’è su tutti i punti principali: sull’abolizione del Cnel e delle Province, sulle competenze delle regioni con la riduzione del loro potere legislativo, sul superamento del bicameralismo perfetto con il nuovo Senato. Ci sono alcuni elementi su cui ci può essere un approfondimento e lo faremo. Ma una buona parte della riforma è condivisa". "Rimandiamo la discussione al Senato, quando affronteremo la questione nel merito - spiega poi in merito alle modalità di formazione del secondo ramo del Parlamento -. Da parte nostra c’è piena disponibilità a una discussione approfondita. Già nei precedenti passaggi, d’altra parte, sono state fatte modifiche importanti".

Quanto alla riforma della scuola, "la fiducia è l’estrema ratio. È prematuro parlarne - aggiunge -. Certo auspico che il Senato possa fare tutti i suoi approfondimenti in tempi rapidi, perché da questa rapidità dipende poi la possibilità di assumere 100 mila insegnanti già quest’anno".

Infine, alla domanda se dopo le elezioni regionali diventerà vicepremier, la Boschi risponde così: "Non è vero. È un’ipotesi che non sta né in cielo né in terra. E comunque non ci sarà alcun rimpasto".

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