Expo2015: piano straordinario sanitario per 400 medici e infermieri

MILANO. Saranno quasi 400 tra medici e infermieri arruolati per i 3 presidi sanitari all'interno del sito Expo, presenti su turni, per tutti i 6 mesi dell'evento, pronti ad accogliere dalle 70.000/80.000 persone al giorno, con punte di 250.000 nei fine settimana. Più precisamente, si tratta di 199 infermieri e 191 medici, suddivisi tra il punto di primo intervento situato vicino a Padiglione Italia, aperto dalle 10 alle 23, 7 giorni su 7, mentre gli altri due saranno attivi nel weekend. A questi si aggiungono due mezzi di soccorso base, 1 avanzato, 2 squadre a piedi.

Numeri che raddoppiano nel fine settimana quando, nei presidi, sarà presente, oltre ai medici di primo soccorso, di continuità assistenziale e all'operatore tecnico, anche, un pediatra. Sono questi i punti salienti del 'Piano straordinario Expo salute', in vigore per i 6 mesi dell'evento, presentato, oggi, dal governatore lombardo Roberto Maroni e dal vicepresidente della Lombardia e assessore alla Salute Mario Mantovani, all'ospedale Sacco, a Milano. La scelta è caduta sul nosocomio di Quarto Oggiaro, nella periferia nord di Milano, perché "è l'avamposto di tutto il sistema per specialità, competenze e vicinanza a Expo", dichiara Maroni, durante la conferenza stampa. Regione Lombardia ha fatto un investimento di 3,6 mln di euro per potenziare l'accesso ai pronto soccorso con 15 nuovi medici e altrettanti infermieri, per assicurare l'assistenza ai visitatori di Expo con patologie croniche, per prolungare l'orario di apertura dell'ambulatorio Asl di via Rugabella, dalle 8.00 alle 24.00.

A questi si aggiungono 31 mln di euro per "mettere in sicurezza 7 pronto soccorso intorno al sito di Expo" e 2 mln di euro "per potenziare i pronto soccorso nella provincia di Milano, spiega Mantovani, 4 mln di euro per "l'assunzione, per 1 anno, di 87 unità di personale per le Asl". Inoltre, Mantovani assicura che "siamo pronti per affrontare il bioterrorismo, ipotesi che scongiuriamo". Infine, Mantovani ricorda che, anche, le farmacie stanno facendo la loro parte, con la traduzione dei medicinali esteri nei corrispondenti italiani e quella dei bugiardini e delle sintomatologie in 17 lingue.

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