Calcio. Antonio Cassano divorzia dal Parma: "Potrei anche smettere"

PARMA. FantAntonio dice basta. La rescissione del contratto con il Parma è consensuale, ma in realtà ha scelto questa strada per liberarsi di un peso che lo tormentava da mesi. "Ora sto meglio" ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Tiki Taka, il programma di Italia1. "Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il culo durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l’ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo costruito un Parma che era un giochino perfetto. Non so cosa farò in futuro, potrei anche smettere". 
Cassano non ne fa un problema di soldi, spiega che con questa decisione rinuncia a "quattro milioni, ma per me il problema non è il denaro, per fortuna non ho di questi problemi, per me conta la dignità. Però a Parma c'è gente che guadagna molto meno, che non prende lo stipendio da più di un anno e che fa fatica". Per Cassano la cosa più grave è "la presa in giro, ogni giorno ci dicevano che ci avrebbero pagati domani, è stata un’agonia. Mi dispiace per i miei compagni e per la gente che ci ha fatto sempre lavorare bene senza dirci niente. Quindici giorni fa ho detto che sarei andato anche in B con il Parma. Sembrava che ci fosse un progetto, invece niente". E chi pensa che questa decisione sia anche una mossa legata al mercato, visto che adesso Cassano potrà andare in un'altra squadra a parametro zero, è fuori strada. Parola del barese. "Non è vero. Il mio procuratore mi ha proposto di andare negli Usa, ma io sento di poter giocare ancora ad alti livelli, in certi campionati ci posso andare a 40 anni non ora".

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